La libertà da conquistare ogni giorno. Di Piero rende omaggio a Oscar Fuà

Nel giorno in cui tutto si ferma, si riavvolge il nastro e si dà inizio ai ricordi proiettati in bianco e nero, a quelli che non devono svanire, a quelle testimonianze da passare ai più giovani affinché ciò che fu non si ripeta, il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero ha reso omaggio al sulmonese Oscar Fuà, caduto in guerra nel 1944. Nel cimitero di Sulmona, insieme al primo cittadino, era presente una delegazione composta, tra gli altri, dal presidente del consiglio comunale, Cristiano Gerosolimo e dal comandante della Polizia Locale, Massimiliano Giancaterino.

“E’ stata una nostra scelta quella di onorare nel Giorno della Memoria, che ci ricorda il dramma dell’olocausto, la vicenda di un cittadino sulmonese di origine ebraica che ha un doppio valore simbolico – sottolinea Di Piero – Con la sua famiglia subì l’onta delle leggi razziali, costretto a celarsi e a nascondersi. Quando poi Sulmona fu liberata nel giugno del 1944 finalmente poté considerarsi libero perché il pericolo dell’oppressione nazista non c’era più. Non possiamo non ricordare che con una scelta di grande sensibilità e di grande maturità democratica, avendo conquistato la sua di libertà, Fuà volle combattere affinché gli altri potessero essere liberi. Si aggregò alla Brigata Maiella ma purtroppo cadde, a soli 17 anni, nella battaglia di Brisighella”.

“Gli fu trovata in tasca una cartolina di Leopardi – prosegue Di Piero – che aveva acquistato il giorno prima per mandarla alla sorella, che non fece nemmeno in tempo per spedirla. Era un diciassettenne, destinato a vivere la sua vita intensamente, che però volle dare questo contributo estremo. Altri martiri sulmonesi furono Amleto Contucci, Dario Sciore, o altre persone che da questo territorio si aggregarono all’esperienza partigiana. Ricordiamo due cose oggi: l’orrore delle leggi raziali che, tra i tanti soprusi, espulsero dalle scuole i ragazzi di origine ebraica. Ricordiamo con il suo sacrifico una delle pagine più buie della civiltà del Novecento. Così come ricordiamo i drammi delle deportazioni. Dobbiamo sempre ricordare perché la libertà, la dignità, la tolleranza e altri valori bisogna conquistarli giorno per giorno. Di Oscar Fuà, però, ricordiamo anche il sulmonese che scelse la lotta per la libertà. Non la sua, che già aveva conquistato, ma quella degli altri. Noi, come lui, dobbiamo ricordare di conquistare la libertà giorno per giorno”.

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