La parcella dell’avvocato: Comune sommerso da richieste di risarcimento

Per il momento ci si è limitati a distribuire, 5mila euro ciascuno, i soldi che ha coperto l’assicurazione: 30mila euro in tutto a cui mancano però, solo per questo procedimento, altri 76mila euro, non coperti cioè dal massimale dell’assicurazione. 

Il Comune deve infatti rimborsare le spese legali (così come prevede la legge in caso di assoluzione piena) i suoi dipendenti ed ex amministratori dell’inchiesta che coinvolse, a suo tempo (tra il 2012 e il 2013), parte della giunta Federico e dirigenti di palazzo San Francesco (oltre all’ex sindaco, l’allora assessore Mauro Tirabassi, i dirigenti Tiziano Amorosi e Filomena Sorrentino, le segretarie Angela Graziani e Franca Colella, le funzionarie Elisabetta Salsedo, Stefania Spinosa e Fragolina Di Ianni) con le accuse di peculato, falso in atti pubblici, usurpazioni di funzioni e appropriazione indebita. La vicenda era quella della posizione a scavalco di Amorosi, dalla quale gli imputati uscirono assolti in primo grado nel 2017 e in Appello nel 2020. Una lunga vicenda giudiziaria per la quale ora i coinvolti chiedono il risarcimento delle spese legali.

Soldi che dovranno essere sborsati direttamente dalla casse comunali (ovvero dai contribuenti) e che andranno a pesare sui prossimi bilanci (anche se il Comune non ha iscritto le poste e potrebbe andare incontro ad un debito fuori bilancio), tenendo conto che non si può aspettare ancora molto a pagare, visto che è sono arrivate già le prime diffide formali.

La voce per “rimborso spese legali”, però, è destinata a diventare una voce di bilancio fissa a palazzo San Francesco, perché oltre al debito già accumulato, c’è quello che si sta accumulando e che sarà destinato ad accumularsi ancora.

Primo fra tutti quello dei cosiddetti furbetti del cartellino, per i quali il massimale dell’assicurazione, pari a 50mila euro, è stato già impegnato, ma che molto probabilmente, come nel caso precedente, non basterà, tenendo conto che le persone coinvolte e assolte nell’inchiesta sono state molte di più.

E poi ci sono e ci saranno gli effetti collaterali, non dovuti questa volta alla procura, ma alla leggerezza degli uffici di palazzo San Francesco, quelli cioè dei risarcimenti per aver perso la causa di licenziamento con l’ex uscere e quelli potenziali degli appelli che saranno fatti sui provvedimenti disciplinari erogati che, ha detto il tribunale, sono stati fatti in maniera tardiva.

Gli avvocati intanto incassano e a pagare, almeno per il momento, sono i cittadini.

6 Commenti su "La parcella dell’avvocato: Comune sommerso da richieste di risarcimento"

  1. Un ulteriore “punto di vanto” di quanto fatto dall’attuale giunta comunale, da portare avanti nella prossima campagna elettorale.

  2. La città sempre più infognata | 22 Maggio 2021 at 16:18 | Rispondi

    La peggiore sindacatura..a memoria d’uomo..vediamo se il popolo ricorda nella prossima tornata elettorale…

  3. Non vedo l’ora che li togliamo dai c…………….i

  4. E MENO MALE CHE IL COMUNE A SUO TEMPO HA ASSUNTO UN’VVOCATESSA!
    COMPLIMENTI

  5. Anche oggi un giorno in meno alle elezioni.

  6. Non so quale sia la composizione dei difensori legali e chi siano ma, sorge spontanea la domanda:sono competenti? Sono in grado di capire le probabilita’ di esiti positivi o la convenienza di cercare la conciliazione tra le parti? Come vengono riconosciuti gli onorari? Conviene agli avvocati intentare comunque una çausa? Questo vorrei sapere da chi di competenza al fine di fare la chiarezza dovuta a noi poveri contribienti. Non ricordo, a mia memoria che il comune abbia vinto una causa. Spero di sbagliarmi e che non ci siano gli “Amici del giaguaro”.

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