La Porta prova a spodestare Trenitalia: “Stop a rinnovo contratto. Priorità ferroviaria a TUA”

Bloccare qualsiasi operazione per il rinnovo del contratto di Servizio Regionale dei Trasporti corrente con
Trenitalia e dare precedenza alla società Tua per il trasporto su rotaia. Questo, in sostanza, è la risoluzione che la consigliera regionale leghista, Antonietta La Porta, presenterà nella prossima seduta del COnsiglio Regionale abruzzese.

Una risoluzione che impegna il Presidente Marco Marsilio ad attivare urgentemente un tavolo regionale di concertazione per analizzare le migliori soluzioni che prevedano un maggior coinvolgimento della TUA nel trasporto Ferroviario sulle tratte ritenute strategiche per la Regione Abruzzo. In pratica, La Porta tenta di spodestare il colosso delle ferrovie dalle rotaie abruzzesi, a favore di una compagnia, sì regionale, ma che ha praticamente tagliato ogni tipo di ponte per il trasporto su gomma con la Valle Peligna, lasciandola isolata dal resto dell’Abruzzo e da ogni collegamento con Roma. Un ragionamento al quale La Porta non può sottrarsi, visto che ricopre anche la carica di consigliera di minoranza proprio a Sulmona, una delle realtà maggiormente abbandonate da TUA.

“Sono convinta che occorra un maggior coinvolgimento della nostra Società Regionale dei Trasporti TUA
nelle dinamiche riguardanti la mobilità regionale – spiega La Porta – soprattutto quando si parla di tratte strategiche per la crescita della nostra Regione. È necessario che venga data priorità ad un operatore regionale, rispetto a Trenitalia, nell’ottica di uno sviluppo futuro del sistema di mobilità interno che vada verso un ammodernamento delle infrastrutture e una soddisfazione dei bisogni degli abruzzesi”.

Il contratto di servizio 2015-2023 per l’affidamento dei servizi ferroviari di interesse regionale, già in concessione a Trenitalia spa, scadrà il 31 dicembre 2023. Detto contratto, con sentenza della Sezione Prima del Tribunale Amministrativo Regionale d’Abruzzo pubblicata il 26 marzo 2021, è stato ritenuto illegittimo in quanto non prevede un criterio di aggiornamento tariffe, né un sistema di monitoraggio del servizio aperto alle associazioni dei consumatori.

“Il mezzo di trasporto più ecologico e più economico rispetto all’automobile, in Abruzzo, sembra essere
passato di moda – prosegue la La Porta -. Negli ultimi anni i tempi di percorrenza da una stazione abruzzese alla città di Roma sono aumentati, un viaggiatore impiega più tempo oggi rispetto a 50 anni fa e non è più possibile raggiungere la capitale nel primo mattino. Dall’esame delle tracce in uso, ovvero delle tratte di percorrenza, vi è uno squilibrio e una sudditanza nei confronti della regione Lazio il tutto a danno degli utenti abruzzesi. Mi chiedo perchè in otto anni non è stato possibile prevedere anche solo un treno diretto da Pescara a Roma per dare almeno un’alternativa agli abruzzesi, perché il centro Abruzzo è stato completamente isolato, perché i nostri treni trasportano mediamente l’ 80 % di passeggeri di altre regioni. Il rinnovo del contratto, che chiaramente non è funzionale ai bisogni degli abruzzesi, inciderà sulle vite dei nostri cittadini per i prossimi anni, pertanto è necessario il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio”.

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