La Regione tira le briglie: il Cogesa è un impianto strategico, non più consortile

Non è stato un ordine di servizio, ma un avvertimento chiaro quello che la Regione ha fatto oggi al Comune di Sulmona e al Cogesa, convocati dall’assessore regionale e dal dipartimento del settore rifiuti all’Emiciclo.

Al di là delle liti, del braccio di ferro tra Cda e sindaci-soci, al di là, anche, di dove andranno a finire i rifiuti dell’Aquila dal primo gennaio, quando cioè scadrà il contratto con l’Asm.

“Cogesa non è più un impianto consortile, ma riveste un ruolo strategico nella politica regionale e provinciale dei rifiuti – hanno sostanzialmente detto in Regione -. Un impianto che ha bisogno di investimenti per raggiungere anche gli standard europei e che deve necessariamente dialogare con le altre società di gestione provinciali, tanto più che sarà l’Agir d’ora in poi a fare gli affidamenti”.

Insomma: o i territori si mettono d’accordo o sarà la Regione ad avocare a sé le decisioni. Papale, papale.

“Abbiamo spiegato la nostra disponibilità al dialogo, compatibilmente, però, con il rispetto del territorio e della sua vocazione – ha commentato il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, al termine dell’incontro -. Bisogna cambiare la politica dei rifiuti e non si può non tener conto, abbiamo spiegato alla Regione, della grave situazione debitoria del Cogesa, che non può più permettersi di trattare rifiuti sotto costo e non differenziati”.

Il tema delle tariffe sarà al centro domani anche dell’assemblea dei soci per l’approvazione contestuale del bilancio di previsione 2022 (che è di fatto anche consuntivo) e nella quale, il braccio di ferro con il Cda, arriverà probabilmente ad una fase decisiva.

Perché, vista la palesata volontà a non mollare le poltrone da parte dell’attuale governance, il voto favorevole al bilancio non è poi cosi scontato, con tutto ciò che questo potrebbe comportare.

10 Commenti su "La Regione tira le briglie: il Cogesa è un impianto strategico, non più consortile"

  1. Talmente strategico che nel 2023 il vetro verrà raccolto 1 volta sola al mese ed il secco residuo ogni 15 giorni. Attendo impaziente post di chi prima scriveva ogni 3×2

  2. … e papale papale alla Regione bisogna rispondergli un bel NO… chiaro e tondo…questa discarica non sarà più “ consortile “… e non sarà strategica ( si sta forse ventilando e minacciando velatamente che dovrà accogliere i rifiuti di mezzo Abruzzo e oltre?)… semplicemente va chiusa e delocalizzata; diversamente Sulmona e il territorio circostante ne pagheranno le conseguenze drammaticamente…
    Fino a quando volete approfittare della nostra pazienza?

  3. Siamo strategici solo per l’immondizia….ma andatevene…

  4. Sindaco, manda papale papale affanxulo la matrigna e rimanda al mittente le minacce.
    L’Aquila si tenesse la sua merda e la smettesse di rompere i coglioni.
    Ha ragione jamm’mo, siamo strategici solo per la monnezza. Basta a chinare il capo.

  5. Andate a leggere quello che scrivevo il 12 dicembre.

  6. Dobbiamo staccare questo cordone col capoluogo altrimenti non ne usciamo.

  7. Pensiamo seriamente a passare alla provincia di Pescara perche’ cosi’ non abbiamo futuro
    Anzi ce l’abbiamo ma a tinte fosche ,anzi nere.

  8. Mi immagino l’imbarazzo e lo stupore degli intervenuti alla riunione di ieri negli uffici regionali aquilani. Da una parte i due “catapultati nella vicenda” funzionari regionali che comunicavano la modificata “strategica” destinazione dell’impianto di smaltimento (senza chiarirne in cosa, e quando – quantomeno non è ancora trapelato), con il chiaro messaggio intimidatorio (quello si trapelato) della presa possesso e gestione (e tutto il resto) del moribondo COGESA, e sull’altro “bordo” del tavolo di riunione, il Sindaco di Sulmona e del CDA del Cogesa, nel “doverne” recepirne tacitamente l’invito, in accordo dei desiderata del “TERZO INTERLOCUTORE” assente (e al contempo presente)!
    Nessuno si è chiesto e ha chiesto (ma forse non potevano) il perché di questo repentino interessamento della Regione del “cambio di strategia”, ma diciamolo “papale papale” di cosa, di chi, di come smaltirà / tratterà i “futuri rifiuti” e ultimo ma non meno importante… di CHI GESTIRÀ L’IMMONNEZZAIO ora consortile, a breve forse regionale e in un futuro… chissà in mano a chi… (l’ultima ipotesi la scarterei, la politica ci mangia e ha mangiato e ancor più “controllato e comandato” con la “munnezz”).
    Il tutto “sbocciato” a un solo giorno, ma anche “minimo” (ma certamente di più) da dieci a seguito dell’avvenuto summit dei soci “parenti serpenti” aquilani che da un lato “falsamente timorosi” (ma non è nella loro natura) e dall’altro “fortemente denigratorio” (e qui hanno dato sempre dato il meglio… dalla loro fondazione) dalla programmata assemblea per il bilancio di previsione che “implicava” con se “importanti decisioni sul futuro dell’azienda” e dei “LORO RIFIUTI” nella non ancora loro discarica a distanza.
    Temo che oggi, considerata l’aria e la “puzza” che tira sarà una normale riunione “VALIDATRICE” a favore di chi ha impartito le sue “DISPOSIZIONI REGIONALI”.

    Buon Anno Cogesa e a coloro che l’hanno così ridotta e dai quali non si sente proferire parola in merito, quasi fossero “SCOMPARSI”, il che preoccupa… ma nemmeno tanto!

    Una bella chiusura di fine anno per il comprensorio, in una (solita) giornata di m….a!!!
    SPERIAMO DI NON DIMENTICARCENE E DI RICORDARCENE NEL NUOVO ANNO E AL MOMENTO OPPORTUNO!!!

  9. E i “Fratelli d’ Italia e “di Sulmona” che dicono? Non preferiscono parola?
    L’Aquila viene a comandare in casa nostra con la sua munnezza che ci seppellisce e loro
    Tacciono.

    O basta la parolina magica che definisce il Cogesa “impianto strategico”da parte dei loro referenti in Regione?

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