La rotatoria dei veleni, denuncia del movimento “Luci su Popoli”

Un taglio del nastro tra i veleni quello avvenuto oggi per la rotatoria nei pressi del casello autostradale di Bussi sul Tirino/Popoli. Con la fine dei lavori avverrà anche la riapertura dell’innesto autostradale che, però, non sembrerebbe accontentare tutti. Anzi, il movimento “Luci su Popoli” ha espresso più di una perplessità sulla sicurezza del tratto stradale, già messa in discussione due anni fa.

“Accade che uscendo dal casello – scrive il movimento – si viene catapultati all’interno della rotonda sulla Tiburtina, con scarsa visibilità dal lato di arrivo delle auto che girano nella rotonda stessa ed anche a causa delle tabelle di segnalazione che sbarrano letteralmente la visuale agli automobilisti che si immettono in fase di uscita dal casello. Pertanto, gradiremmo conoscere su quali basi informative e tecniche di sicurezza sia stata progettata e quali siano le modifiche risolutive che riteniate mettere in atto per evitare incidenti. Saremmo interessati a sapere, se i Sindaci presenti siano stati consultati opportunamente e se abbiano sottoscritto tale progetto”.

Un comunicato dai toni forti, indirizzato all’Anas e al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: “Sarebbe più esaustivo se ci faceste sapere quanto sia stato speso e perché non si riesca a progettare un intervento che dia risposte definitive e soddisfacenti per la salvaguardia dell’incolumità degli utenti. Facciamo notare che circa 2 anni fa, intervenimmo ben 2 volte sulla stampa, scrivendo anche allora lettere sottoscritte da ben 70 cittadini, sollecitando la soluzione del problema derivante dal pericolo della segnaletica orizzontale confusa, e quindi, pericolosa nella fase di accesso alla rampa autostradale, e con atteggiamento civico ci rendemmo anche disponibili ad essere consultati, per poter dare il nostro apporto costruttivo. Ma fu vano. Confidiamo comunque ora in un rapido riscontro sui temi posti e su impegni per risolverli in tempi adeguati ad evitare incidenti”.

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