
L’attesa è per la scuola, quel liceo cuore del centro storico che da troppo tempo, da quattordici anni, batte altrove e che, verosimilmente dai primi mesi del 2024, tornerà a battere. Ma i lavori di adeguamento sismico della sede del liceo classico di piazza XX settembre non riguardano solo il latino e il greco.
Perché se il liceo è il cuore, il Gran Caffè ne è il ventricolo e senza di esso quel cuore non batterà mai davvero.
La Provincia ha previsto (ma non ancora stanziato) 2 milioni di euro per le finiture da fare a scuola, ovvero impianti termici ed elettrici, servizi igienici; ma per il bar, così come per gli altri tre locali commerciali di proprietà del Comune che fanno parte dell’edificio, non ci sono ancora tutte le “cure” necessarie.
Gli interventi strutturali in corso riguardano anche questi spazi: rinforzo antisismico e iniezioni che servono per rendere la struttura più solida, ma per le rifiniture, che sono però essenziali al funzionamento degli spazi, non ci sono al momento né progetti, né soldi.
Insomma nel 2024, quando l’impalcatura sarà smontata alle spalle di Ovidio, c’è la possibilità, che è quasi una certezza, che gli altri ingressi dell’edificio del liceo resteranno chiusi.
Ad oggi, d’altronde, non c’è ancora nessuna richiesta, neanche a livello informale, per avviare una nuova gestione del bar più famoso della città, mentre gli altri tre spazi (dove prima c’era l’agenzia di viaggi, il tabaccaio e lo sportello del Cogesa) saranno probabilmente in parte destinati ad ospitare sportelli comunali.
“Con il trasferimento del Municipio nella scuola Masciangioli in via Mazzini – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Casciani – stiamo pensando di lasciare un presidio in centro del Comune: in quei locali, infatti, potrebbe essere insediato uno sportello della polizia municipale. Per quanto riguarda il bar, invece, non abbiamo previsto lavori di finitura, perché è più opportuno prima capire chi vuole prenderlo in gestione. E’ inutile fare dei lavori che poi potrebbero essere modificati dalle esigenze del locatario. Verosimilmente sarà il gestore del bar a farsi carico dei lavori necessari secondo le sue esigenze, cosa di cui ovviamente si dovrà tenere conto al momento della sottoscrizione del contratto”.
Per trovare un gestore il Comune farà probabilmente un avviso pubblico, nella speranza che qualcuno risponda e riporti davvero in vita quel pezzo di cuore della città antica.
Rendiamo più attrattivo il salotto di Sulmona programmando mirati interventi di valorizzazione e vedrete che qualcuno, intenzionato a gestire il bar, si farà avanti.
Penso a come Piazza xx settembre possa fare un vero e proprio salto di qualità se fosse effettivamente concepita per “accogliere” e e che “costringa” le persone alla sosta come in un vero e proprio salotto di casa.
La immagino per es. colorata con adeguati contenitori di fiori e piante ben distribuiti per l’intera area e non solo alla base della statua di Ovidio. Posti a sedere in pietra ben disposti in modo da agevolare e predisporre alla socializzazione consentendo di consumare bevande e stuzzichini ordinati ai locali presenti nelle vicinanze.
È un’idea..
Capisco il lato storico e affettivo per questo Liceo, ma rimettere una SCUOLA in un edificio in muratura di vecchia fattura con conci irregolari in pietra è semplicemente assurdo.
Nessuna struttura in vecchia muratura di pietrame può essere, anche se ristrutturata, realmente ANTISISMICA in quanto non sono in grado di avere una giusta riserva di “deformabilità plastica” a seguito di un terremoto.
Sono e saranno sempre fragili e insicure per contenere strutture destinate ad un affollamento come quello scolastico, uffici pubblici o similari.
..allora bisognerebbe abbandonare tutto il centro storico; che diavolo di ragionamento è..
Sig. Carlo veda l’Irpinia storica e capirà. Casa sua è casa sua a suo rischio e pericolo, una scuola è un edificio di importanza pubblica con gradi di affollamento importanti. Ci sono tanti spazi a Sulmona dove fare un edificio totalmente antisismico con massimo 2 piani. Pensi al De Nino dove si spendono milioni di euro per adeguarlo quando si faceva prima a demolirlo e rifarlo nuovo con 2 soli piani e tanto spazio verde e per lo sport tutto intorno.
La cosa grave è che distanza di quasi 15 anni di quell’edificio non si sa nulla !!
MISTERI
ma vogliamo dire che il Liceo Classico si avvia a diventare un lumicino? classi da 14 in tutto non arrivano a 200 studenti. forse è il caso di pensare altro