
Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è fissato per domani a mezzogiorno, quando cioè si scoprirà se c’è davvero qualcuno interessato e se ha le carte in regola. Anche se a volte, l’esperienza insegna, neanche quelle bastano. Per la caserma De Amicis di Sulmona, però, potrebbe essere la seconda occasione di recupero, dopo quella fallita della Margi Srl di Qualiano che si era aggiudicato lo spazio, ma non era stata in grado di fornire le garanzie fideiussorie previste dal bando.
Di qui la decisione del Demanio di annullare l’aggiudicazione e rimettere a bando la caserma, sempre nell’ambito del progetto Valore Paese Italia che prevede cioè, a canone simbolico, il recupero e l’utilizzo del bene a fini turistici, culturali o sociali.
A differenza dell’altra volta, quando la Margi era stata l’unica offerente, questa volta potrebbero essere almeno due i concorrenti: alla scadenza per eseguire il sopralluogo, il 23 aprile scorso, infatti, sono stati due a recarsi in via Gramsci per un sopralluogo a cui, in teoria, dovrebbe seguire l’offerta. In realtà non è così scontato che poi partecipino, così come non è così scontato che siano solo due i concorrenti: il bando, infatti, prevede l’obbligo di conoscenza dei luoghi, che può avvenire tramite sopralluogo, appunto, oppure mediante una dichiarazione di conformità, con la quale cioè il concorrente attesta di conoscere il bene per il quale concorre.
Già domani si potranno sapere quanti saranno in gara, mentre dopodomani si procederà all’apertura delle eventuali buste di offerta, dalle quali sarà stilata una graduatoria per l’assegnazione della caserma.
Il canone base dal quale partire è di 249 euro l’anno, per una locazione che va da un minimo di 6 ad un massimo di 50 anni: a fare la differenza nel punteggio saranno soprattutto gli elementi qualitativi dell’offerta (80 punti) e in particolare l’ipotesi di recupero e riuso (35 punti), l’opportunità turistica (25 punti), la sostenibilità ambientale ed efficienza energetica (20 punti). Solo 10 punti, invece, saranno assegnati all’offerta economica e 10 alla durata (minore è, maggiore è il punteggio). Criteri che fanno capire quale è l’intento del progetto Valore Paese Italia: quello cioè di recuperare un bene pubblico e farne un’occasione economica, culturale e sociale per la collettività.
La destinazione d’uso, infatti, dovrà essere quella dell’accoglienza turistica associata ad attività sociali, ricreative, culturali, sportive, di scoperta del territorio e di promozione dei prodotti locali. Con un occhio di riguardo per i progetti di turismo sostenibile, la fruibilità pubblica, il networking, la destagionalizzazione e lo sviluppo locale.
L’aggiudicatario avrà 48 mesi per realizzare il suo progetto che dovrà essere accompagnato da un business plan e da un progetto di recupero urbanistico dettagliato, oltre che delle dovute garanzie di sostenibilità economica dello stesso.
Con i suoi quasi 2500 metri quadrati coperti, la caserma De Amicis è una struttura strategica nel cuore del centro storico di Sulmona: edificata intorno all’anno 1200 come ex convento delle monache Agostiniane ha subito negli anni diversi interventi di recupero, specie dopo i terremoti del 1464 e del 1703. Chissà che ora non possa trovare una nuova vita.
Sarà buono per le fossi comuni se qualcuno non provvederà a nuovi insediamenti lavorativi e salvaguardare gli esistenti
Dai su un po’ di ottimismo, che diamine!
Che ne Direste di altri 200 B&B? A Sulmona è rimasto solo quello…sino a quando l’ inerzia della Politica Cittadina (Colonia Aquilana) porterà alla desertificazione del Flusso Turistico…dopo quello Industriale e Artigianale.
Spero che l’esperienza insegni…errare humanum est….
Dove sono gli imprenditori locali?