La soprintendenza cambia idea: via l’insegna “Riccardo Pacifico”

E’ una traccia di storia della città che se ne va: una “semplice” insegna, in realtà, che però, poco più di cinque anni fa era stata considerata dalla soprintendenza “una testimonianza storica comune ad altri interventi del Centro Storico del Comune di Sulmona”, “con la scritta risalente all’inizio del secolo scorso che ben si inserisce nel prospetto, comune anche ad altri interventi dello stesso tipo e in uso in quel periodo storico”; tanto da negare, la soprintendenza, l’autorizzazione alla sua rimozione.

A distanza di cinque anni, ora, gli stessi uffici, dopo aver cambiato responsabile, hanno cambiato anche idea: così la storica insegna “Riccardo Pacifico” su Palazzo Caracciolo, che affaccia su piazza XX settembre, sarà rimossa.

L’autorizzazione ai lavori è arrivata qualche giorno fa, perché ora, quell’insegna, non sembra essere più tanto preziosa e storica, anzi: “Le opere previste nel progetto sono compatibili con il bene tutelato – si legge nel parere della soprintendenza -, in quanto l’insegna che verrà rimossa non è quella originaria (peraltro nel tempo se ne sono susseguite numerose) o comunque non riveste caratteri di storicità o identità culturale o testimoniale”.

Saranno cambiati i gusti, insomma, o forse i criteri, più semplicemente il concetto di tutela dei beni storici. Una notizia che certo non ha fatto piacere agli eredi della famiglia Pacifico, che in quei locali (non di loro proprietà) sono stati per quasi cento anni, fino al 2020.

“Non capiamo questo improvviso cambio di rotta – spiegano – quell’insegna si trova lì da quasi cento anni e in passato anche a noi ci è stato impedito di toccarla”.

Per la soprintendenza, però, la storia di quella facciata è un’altra e dovrà essere ricercata durante i lavori di rimozione dell’insegna Pacifico, autorizzata con la prescrizione “di eseguire, sulla superficie sottostante l’insegna da rimuovere, adeguate indagini stratigrafiche per verificare ed individuare i materiali e le colorazioni originarie, oltre che eventuali decorazioni o precedenti insegne di carattere storico (tipo quella visibile nella fotografia storica dei primi del 900 ‘Caffè Moderno’), al fine di meglio indirizzare le successive operazioni di ripristino”.

Chissà se il nuovo corso, porterà anche ad autorizzare l’installazione dell’insegna del vicino Gran Caffè che, proprio la soprintendenza, vietò di rimettere dopo i lavori di ristrutturazione che vennero fatti qualche anno fa.

Ogni insegna fa storia a sé e, a quanto pare, anche la stessa insegna può avere destini diversi, a seconda di chi guarda le carte.

14 Commenti su "La soprintendenza cambia idea: via l’insegna “Riccardo Pacifico”"

  1. Chissà se autorizzerà dopo quasi 3 anni la targa di don chiaverini presso San panfilo?

  2. A questo punto togliamo anche la vetrina liberty (fabbrica confetti Di Carlo) così nessuno ricorderà che Sulmona nel novecento aveva una fiorente attività commerciale e artigianale che ci invidiava tutta l’Italia.
    Poveri noi

  3. Povera piazza XX | 29 Maggio 2023 at 07:50 | Rispondi

    Gia’ hanno permesso di togliere la pietra della Maiella preferendo uno squallido travertino… La notizia non mi meraviglia !

  4. La sopraintendenza pensasse a fare i lavori per togliere le transenne che stazionano da anni sulla chiesa dell’Annunziata e dello sgretolamento dei marmi che sta’ interessando molte colonne di uno dei più prestigiosi monumenti regionali.

  5. A questo punto andrebbero rimosse anche le Altre insegne dei negozi

  6. Giorgio Ottaviani | 29 Maggio 2023 at 09:41 | Rispondi

    In un Paese dove l’ignoranza acquista sempre più spazio, tale decisione è normale.

  7. Guglielmo Di Loreto | 29 Maggio 2023 at 10:09 | Rispondi

    Sovrintendenza: il potere assoluto.

  8. Hanno visto la pagliuzza (tra l’altro per nulla obbrobriosa) e non vedono la trave (la facciata del palazzo posto a fianco della scritta)

  9. Se si agisse per priorità … l’Annunziata deturpata dalle transenne per esempio, non staremmo neppure a parlarne!

  10. Su che gusti si basa la Sovrintendenza ??? Chi decide cosa è bello e cosa no ???
    l’insegna di un locale storico fa parte dell’identità di una citta …è paradossalmente un abbellimento perchè ricorda con affetto chi ha speso la sua vita in un quell’angolo di città.
    a mio parere Scelta sbagliatissima quella di togliere con disprezzo quello che non piace a qualcuno che magari a Sulmona ci è passato solo tre quattro volte.
    saluti

  11. Io spero che la soprintendenza veda anche la tettoia in legno bianco con quattro fili di erba appesa che sta difronte al palazzo dell’Annunziata e tutte le sistemazioni di fortuna con bancali in legno e accozzaglie varie che bar e locali arrangiano ovunque, da corso Ovidio alla villa, via papà Giovanni etc etc. Indecoroso ora che il covid è passato.

  12. Carlo Maria Speranza | 29 Maggio 2023 at 14:23 | Rispondi

    Però, carissimi, è ora di finire di dire la Sovrintendenza, il Comune, la Regione…… Chiedo a “Il Germe” di pubblicare il nome del responsabile del procedimento dell’ “Affaire Pacifico,” (e di farlo ogni volta che vi sia una responsabilità degli uffici in questioni non di poco momento come queste!)in modo da sapere esattamente chi sia il pensatore ed il filosofo di turno.
    Credo che tutti noi necessitiamo di sapere chi decide, nel bene e nel male, sulle cose di Sulmona.
    Ci ricordiamo tutti quando Sulmona per effetto di un TFI (Tale Funzionario Ignoto) perse la classificazione di Polo d’Attrazione perché dagli uffici di RegAb, venne prodotto un documento che determinava in Sulmona l’assenza dell’ospedale per cui il ministero, mancando una delle caratteristiche fondamentali, depenò Sulmona dalla sua funzione millenaria di Polo di Attrazione dell’Area Interna sud occidentale.

  13. In una piazza dove è stata cancellata la storia e la sua autenticità..spazio al moderno freddo ed banale

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