La variante fa breccia a Sulmona. Oggi 15 casi. Da lunedì i vaccini all’Incoronata

Rosso, arancione, arancione rafforzato, con scuole chiuse, asili aperti, barbieri forse, estetisti proprio no: nel bailamme della terza ondata il contagio non si ferma, né in Abruzzo, né in Centro Abruzzo. Oggi altri 15 nuovi casi accertati dalla Asl con la prevalenza, questa volta, in Valle Peligna dove la variante inglese comincia a fare breccia: a Sulmona con 7 casi e a Pratola (con 1 dei 2 casi accertati). Non molla certo, però, l’Alto Sangro e Ateleta in particolare che oggi aggiunge altri 3 positivi (tutti in variante) al preoccupante bilancio: 63 su circa 1230 abitanti. Altri 2 casi sono stati poi accertati nella vicina Scontrone e 1 caso a Castel di Sangro (non in variante però).

A tenere banco è però la schizofrenia amministrativa della Regione, con il presidente Marsilio che ieri, poco prima della mezzanotte, ha annullato l’ordinanza di zona rossa per cinque Comuni che era stata sottoscritta appena due giorni prima: “Ritengo che questa ordinanza di revoca sia l’esito di una pericolosa ed intollerabile politica dell’improvvisazione che mette in seria difficoltà cittadini e amministratori locali già stremati dalla crisi economica e sanitaria – commenta la consigliera regionale Marianna Scoccia -. Lascia basiti il fatto che un presidente di Regione firmi provvedimenti restrittivi in totale discrepanza con i dati sanitari relativi ai territori interessati. Mi auguro che il governo Regionale metta presto fine alla politica dell’improvvisazione”.

E poi c’è il capitolo dei vaccini, con le polemiche e i ritardi, la guerra dei numeri e le persone che attendono una chiamata. La sindaca di Sulmona annuncia che da lunedì finalmente anche il capoluogo peligno, l’ultimo sul territorio, comincerà ad inoculare le prime dosi agli ultra ottantenni: 90 per iniziare, con la speranza di arrivare a 400 vaccini al giorno nelle 4 linee sanitarie attrezzate nella palestra Serafini dell’Incoronata, dotazione di vaccini permettendo.