La qualità delle acque è l’imperativo categorico: solo le località, in cui sono risultate eccellenti nella stagione precedente, possono presentare la candidatura. La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza, gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione, in conformità alle Direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia. Andiamo ai parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli (Coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (Streptococchi) e per i parametri fisici e chimici (oli e materiale galleggiante). “Bandiera Blu” è un riconoscimento all’operato delle amministrazioni comunali rivierasche, nella gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema marino.
L’obiettivo principale è quello di promuovere nei Comuni rivieraschi una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente. Programma che mira a spronare le amministrazioni locali partecipanti ad impegnarsi per risolvere le problematiche relative alla gestione del territorio al fine di una attenta salvaguardia dell’ambiente. Fondamentale nell’assegnazione oltre i parametri dettati dall’organizzazione FEE internazionale, anche tutta una serie di fattori, quali la presenza di componenti naturali sulla spiaggia che ne aumentino il valore paesaggistico, l’adeguatezza delle infrastrutture ed attrezzature di spiaggia, nonché del soccorso e della sicurezza, la conduzione, da parte degli stabilimenti balneari, di una corretta gestione ambientale e la predisposizione di dispositivi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
A.S.
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