L’Apc a sei mesi dal trasferimento, gli effetti della struttura “provvisoria”

Le frequentazioni sono notevolmente diminuite, i servizi non sono ancora quelli sperati, per i libri in prestito, invece, si fa la spola con Palazzo Portoghesi dove sono rimasti in buona parte, in quella struttura dichiarata inagibile nel maggio scorso, quindi chiusa e trasferita all’Inps, in cui gli impiegati dell’agenzia di promozione culturale di Sulmona continuano ad entrare quantomeno per recuperare i libri richiesti.

La situazione a sei mesi di distanza non è ancora quella ottimale, quella sperata. E a ben ragione “Perché si tratta di una situazione provvisoria- spiega il neo direttore del dipartimento Cultura della Regione Abruzzo, Francesco Di Filippo, in campo da soli due mesi-. Ci stiamo rimettendo mano- aggiunge-, ma come in tutti i problemi logistici non è facile risolvere la situazione”. Innanzitutto si sta provvedendo al recupero di altre stanze interne all’Inps (è stata presentata la richiesta) perché oltre ad ulteriori spazi in cui far confluire i volumi è necessario anche uno spazio “auditorium” come quello che c’era nell’altra struttura, luogo di numerose iniziative. Eventi culturali che, è chiaro, si sono arenati con il trasferimento. Non c’è stata più, nei fatti, la presentazione di un libro né attività alternative e di educazione legate ai bambini. Quello che una volta era il pane quotidiano dell’Apc sulmonese. Ma qualcosa si muove, gli uffici in questo senso stanno mettendo a punto una programmazione perché da qualche parte si deve pur ripartire nel fare cultura.

Certo il trasferimento non ha giovato nemmeno nella scelta del quartiere di via Gennaro Sardi, paradossalmente uno dei più frequentati a Sulmona, ma forse diverso rispetto a quello di via Cornacchiola, che ha probabilmente demoralizzato gli habitué. E poi la connessione wifi che ancora manca, e si capisce bene che nell’era del digitale internet rappresenta lo strumento più utilizzato anche nel sistema ricerche a favore degli studenti. Tempi tecnici e burocratici non permettono ancora la copertura tra protocolli e passaggi da un ufficio all’altro, ora a quello Informatica dell’Aquila. Oscillano tra i 20 ed i 30 gli utenti giornalieri al momento, un numero ridottissimo rispetto al passato, ma ancora con una certa “dignità”. Certo l’obiettivo è evitare che l’Apc si spopoli lentamente perché allora il rischio di uno smantellamento si farebbe più concreto.

“Siamo consapevoli del servizio, fortunatamente a Sulmona non c’è mancanza di personale e quindi il servizio bibliotecario è garantito, stiamo lavorando, la Regione è una struttura complessa” sottolinea Di Filippo. Intanto la Regione è entrata a far parte della rete MediaLibraryOnLine (Mlol) per il “prestito digitale” grazie al quale, dopo una semplice registrazione, si possono consultare, con qualsiasi dispositivo tecnologico, 25mila e-book, musica, film, 7mila quotidiani italiani e stranieri, banche dati, corsi di formazione online e archivi di immagini.

Per Palazzo Portoghesi, invece, sono in corso alcune procedure, ma dal dipartimento Patrimonio non si sbilanciano, meglio aspettare dieci giorni per una situazione più definita.

Simona Pace

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