
Avevano lasciato la loro nipote nell’auto per andare a fare la spesa: poco più di dieci minuti, in realtà, che sono bastati per far scattare l’allarme e poi farli finire sotto processo con la pesante accusa di abbandono di minore.
Oggi, però, due settantacinquenni di Pettorano sul Gizio sono stati assolti dal giudice del tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, che ha ritenuto di dover ridimensionare la portata dei fatti e assolvere i due nonni perché il fatto non costituisce reato.
Il fatto risale al 26 luglio del 2019: i due nonni vanno a riprendere la loro nipote, lasciatagli in custodia dai genitori che lavorano fuori, dal centro estivo. Sono le diciassette circa e fuori ci sono 32 gradi. I due decidono di fermarsi a fare spesa nel centro commerciale Il Borgo di Sulmona, ma la nipote, di 7 anni, non vuole scendere e chiede di rimanere in auto a giocare con il telefono. Dopo una decina di muniti, però, a quella temperatura e con porte e finestrini chiusi, la ragazzina si mette paura e tenta di uscire dalla porta posteriore che però è bloccata con la chiusura di sicurezza. Si mette a piangere e le sue lacrime vengono notate da un passante che avverte i soccorsi e contestualmente spiega alla ragazzina come uscire, passando cioè dalla porta anteriore.
Quando carabinieri e vigili del fuoco arrivano, la bambina è già uscita dall’auto e i nonni sono già tornati. Anche il referto dell’ospedale non segnala nessun trauma per la piccola.
L’inchiesta, però, scatta d’ufficio e ieri si è conclusa con i due nonni, difesi dall’avvocato Giuseppe D’Angelo, che sono stati assolti.
“Non esisteva un pericolo reale – ha spiegato l’avvocato – l’auto era stata in garage e fino a poco prima con l‘aria condizionata. Ma soprattutto la bimba non era una neonata, era perfettamente in grado di usare il telefono per chiedere aiuto e per uscire da sola dalla porta anteriore, come poi è accaduto”.
Preghiamo davvero insieme iddio affinché voglia illuminare gli italiani tutti ad aspettarsi, ormai, la riforma della giustizia per davvero e che la Nostra democrazia richiede perentoria.
Davvero, queste, per chi sa leggere tra le righe della nostra società,sono pagine di razzismo bello e buono e del quale neanche ci accorgiamo.Altro che mozione di sfiducia a Piantedosi(che per altre faccende lo butterei nudo sulle ortiche). Per un bambino italiano lasciato 5 minuti in macchina scattano precipitosi procedimenti penali a protezione, e ugualmente interverrebbe il tribunale dei minori se una madre viene multata due volte se trovata con il figlio non perfettamente allocato nel seggiolino omologato (oppure il minorenne senza cintura), mentre i bambini del terzo mondo e delle nazioni più povere, nelle acque territoriali italiane ,da anni, non godono stranamente della stessa attenzione da parte della legge e le madri od i parenti li possono trasportare impunemente su carrette del mare sovraccariche con notevole rischio di naufragio e di morte. Questa è l’Italia.