L’assessore al baratto

La noia mortale del consiglio comunale di Sulmona di ieri è stata spezzata un paio di volte dall’intervento dell’assessore ai Lavori Pubblici Mauro Tirimacco. Due interventi che hanno fatto sobbalzare sulla sedia, tra gli altri, il segretario generale del Comune Nunzia Buccilli, colei che insomma è il garante della legalità a palazzo San Francesco.
Le affermazioni fatte dall’assessore, con il candore e la spontaneità che evidentemente non tradiscono un dolo, sono state infatti a dir poco imbarazzanti, almeno nell’ottica di un consesso amministrativo e istituzionale.

La prima ha riguardato la questione della manutenzione e degli interventi sulle strade interpoderali del territorio comunale e in particolare quelle delle frazioni. Al consigliere ormai di maggioranza Antonio Di Rienzo che chiedeva assicurazioni e l’impegno formale della giunta ad intervenire per la sistemazione delle cosiddette arterie secondarie, dopo che era stato bocciato l’emendamento di Fabio Pingue per riversare su questo tipo di interventi 10mila euro, Tirimacco ha infatti svelato il suo “piano segreto”.
“Ci sono imprese estrattive che hanno delle cave – ha detto – che devono al Comune dei soldi per debiti pregressi, io le ho contattate e sto contrattando con loro una ricognizione delle strade su cui effettuare la manutenzione e un conseguente intervento di ripristino del brecciolino che serve”. Una sorta di transazione, insomma, fatta a spanna. Senza alcuna valutazione dei costi e dell’eventuale valore transattivo che, vale solo la pena ricordarlo, dovrebbe comunque essere eventualmente autorizzato dal consiglio comunale o almeno dalla giunta. Non sulla base del “più o meno”, ma dietro una valutazione di congruità che dovrebbero effettuare gli uffici preposti e poi quello legale.

Neanche il tempo di metabolizzare il mercato del brecciolino, ed è arrivata la seconda perla amministrativa. Questa volta non pietre, ma legno, anzi legna. Pressato dalla consigliera comunale Elisabetta Bianchi sulla latitanza dell’amministrazione nella ricognizione dei danni fatti dal maltempo al parco fluviale Daolio dal forte vento di due mesi fa, infatti, Tirimacco si è sentito colpito nel vivo, lui che in realtà ha passato i primi giorni del suo mandato rincorrendo personalmente autobus fermi per strada e ripulendo gli avanzi del maltempo. “Nel parco fluviale abbiamo fatto un intervento immediato – ha detto l’assessore – grazie alle mie conoscenze e ai miei rapporti, infatti, ho convinto alcuni privati ad andare al parco e rimuovere la legna di dieci alberi che erano stati abbattuti dal vento. Tutto questo a gratis, concedendo loro in cambio di potersi prendere la legna che raccoglievano”. Anche qui, senza alcuna valutazione dei costi, senza nessuna carta scritta, senza nessun parere tecnico e legale. Una sorta di baratto, insomma, tra il “damose una mano” e la mezzadria di tradizione latifondista.

Sullo spirito e il fin di bene dell’assessore non c’è da dubitare, ma certo questo più che il nuovo corso del fare, sembra il corso del fare come gli pare.
“Assessore – gli ha risposto la consigliera Bianchi sfoggiando i suoi studi classici e le sue competenze da avvocato – per l’amministrazione pubblica quod non est in actis non est in mundo (ciò che non esiste negli atti non esiste nel mondo)” gli ha ripetuto più di una volta.

Nella città del Certamen, in fondo, un professore che traduca in cambio di quel libro preso in biblioteca e mai restituito, si troverà di certo.

4 Commenti su "L’assessore al baratto"

  1. Senza offesa per nessuno ma questo articolo nel suo complesso è la manifestazione del cancro che attanaglia ormai Sulmona da tanto tempo.

  2. Non sapevo che il comune da pubblico fosse diventata azienda privata. Ce la cantiamo e suoniamo

  3. Francesco Conti | 30 Aprile 2019 at 15:37 | Rispondi

    Prima di tutto Ruben.. Mauro Tirimacco non ha nulla a che fare con la Pavind in quanto la sua azienda si chiama AMBIENTE (Ambiente…..capisci il significato?) e poi dico, da non praticante della Politica, che se Sulmona fosse amministrata da Imprenditori e non da Politici, avremmo sicuramente una città migliore.

  4. l’attore principale e’ bravissimo,abile nelle attivita’ di cui gli interessi particolari,tutto riportato nei fatti di cronaca regionali ,nazionali…nelle trattative private un mago ,bravo illusionista anche nello smaltimento delle macerie,rifiuti,tossici in particolare..con qualche problema di chiarezza,trasparenza,conflitto di interessi,procedure ,ecc,ecc, violazioni? naturalmente all’attenzione deglle Autorita’ di controllo…un faro acceso soprattutto per/nelle cave estrattive….potrebbero con una magia esesre riempite di…damose una mano,(ritorni particolari) i sudditi applaudono felici e festanti

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