Insomma, niente di tutto questo è riuscito ad attirare la curiosità dell’amministrazione comunale di Sulmona. Né il sindaco né nessun altro al suo posto ha portato almeno il saluto o si è sincerato dell’andamento del Festival delle Narrazioni che ha calcato la scena del Soul Kitchen e del Gran Caffè
Ma soprattutto che ha avuto il coraggio e la competenza di affrontare temi delicati come quello degli incendi delle nostre montagne.
Probabilmente sarà stata troppa la fatica spesa nel “rincorrere” gli eventi dedicati a Gigi D’Alessio, “ad emozionarsi” alle sue canzoni e a festeggiare con “gli amici giornalisti” appositamente selezionati come quando si “stava meglio”, fatto è che al Festival, quello dove si legge e si scrive, si parla e si cresce, nessuno dell’amministrazione comunale si è fatto vivo.
E l’assenza l’hanno notata soprattutto gli
E non è una questione di soldi, del far vedere per poi chiedere per il futuro: ai ragazzi che lo organizzano le risorse per inventarsi forme di finanziamento non mancano e tra queste, quest’anno, c’è stata quella di “adotta il Festival”.
E’ più, senza il probabilmente, una questione di attenzione, di veder riconosciuti gli sforzi di una comunità che la cultura vuole produrla e non solo fruirla, che si è imbattuta in un’avventura non facile, quella di parlare di “carta”, in una società dove tutto scorre al passaggio di un touch.
Un Festival giovane, giovanissimo, che ha appena concluso la sua seconda edizione, eppure così maturo, almeno nelle intenzioni e nei contenuti, da apparire forse troppo impegnativo nella città dei teatri e della cultura dimenticati.
bene,festival delle narrazioni? La cultura popolare nella rievocazione di malmozzetto,corteo storico,figuranti,feudo,capobastone,vassallo,buffoni,servi,addirittura protocollo d’intesa con l’universita’ dei fantasmi,compravendita esami,regali,truffe,armadi murati,ecc,ecc,un concentrato di sapienti,con sudditi gioiosi e festanti….pronto il contributo pubblico (interessi particolari),per i benefici alla comunita’,del bene comune,con azioni e comportamenti utili alla” cultura “del consenso…country festival,altro che cultura.
La qualita’ non e’per tutti…o no?