Le maraviglie di Gildo

L’impatto visivo, lo sa bene Gildo Di Marco che nel cinema è cresciuto, ha un valore di risveglio. E’ la maraviglia che si muove sui canoni che già elaborò il medioevo, della sorpresa e dell’inaspettato, delle dimensioni a contrasto, della fugacità. E Sulmona ieri si è risvegliata nella maraviglia, con le infiorate di carta a tappezzare il salotto di piazza XX settembre e la nuova provocazione di colori inaspettati che porta la firma di Gildo e dell’associazione “La fortezza di Maja”.

Così fu anche quando negli anni Novanta portò a termine il suo progetto della Giostra Cavalleresca e così oggi ritorna con “A passar l’acqua”, l’evento che ha esordito ieri dopo anni di rinvii dovuti alla pandemia e che segnerà altre due tappe: giovedì e domenica prossimi.

Anche questa volta si scava nelle radici, nella tradizione, quella che fino agli anni Cinquanta-Sessanta coincideva anche a Sulmona con una sorta di rito di passaggio: la notte di San Giovanni, solstizio estivo, che per le tradizioni contadine, da sud a nord d’Europa, rappresenta un momento propiziatorio.

“A passar l’acqua” è appunto un passaggio, ideale e fisico: una nuova stagione di raccolti e l’attraversamento, fisico, del fiume, il Vella in questo caso, che vedrà i partecipanti della traversata di giovedì prossimo partire (ore 20) da piazza Garibaldi per arrivare in via Ancinale nella sede della cooperativa Garden, dove seguirà la festa, come, appunto, nella tradizione contadina.

Poi domenica la conclusione dell’evento con l’infiorata in città, anche questa pensata per meravigliare il pubblico. La riscoperta di una tradizione come potenziale trampolino per una nuova attrazione e chissà una nuova avventura tra turismo e storia.

5 Commenti su "Le maraviglie di Gildo"

  1. Mi chiamo Antonio | 20 Giugno 2022 at 08:43 | Rispondi

    Tutto condivisibile… come il rito del lunedì dell’Angelo, la Pasquetta, o quello dell’acqua “nova “ il giorno di capodanno a Cansano, “ l’acqua cioè lustrale e propiziatoria per l’anno nuovo” come scriveva il compianto prof. Franco Cercone nel volumetto memorie storiche di Cansano… a passar l’acqua la notte di San Giovanni… per non perderne la “ memoria storica”… per rinnovare antichi riti propiziatori, di purificazione, di speranza per il futuro… è una bella iniziativa e porterà sicuramente un “ ritorno” turistico.
    Bravi e complimenti.

  2. L’uomo con qualche marcia in più dei comuni mortali,con la sua modestia e semplicità riesce dove gli altri falliscono,quel personaggio che Sulmona, forse, non ha mai apprezzato a dovere,io ho avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo in occasione della giostra cavalleresca,e a distanza di 27anni mi vanto di averlo come Amico.
    Fausto da Faenza

  3. Il prof. Gildo Di Marco è un vero gentiluomo a cui la città deve molto. Si dovrebbe essere orgogliosi di lui come di tutti coloro che si mettono in gioco per amore della nostra strepitosa città.

  4. La mente immaginifica di Gildo Di Marco regala alla città di Sulmona ( ed al suo circondario) un’altra strepitosa manifestazione che coniuga arte,cultura ( ed economia!) fornisce una nuova occasione di riscatto alla sonnacchiosa ed individualistica comunità cittadina di Sulmona.
    Spetta ora a tutti dimostrare di voler credere alla trascinante idea della bellezza e di un’iniziativa di cui si è potuto apprezzare ieri soltanto un aspetto preliminare.

  5. Io purtroppo non ho avuto il piacere della sua conoscenza…
    Mi compiaccio della sua voglia di realizzare con successo cose strepitose per questa cittadina… Qualità che manca a molti

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