
“Ho tagliato l’erba in giardino, che devo fa’ l’inaugurazione” ironizza il socialista Massimo Carugno e a seguire tutto il sarcasmo che i social possono scatenare. E sta bene l’altro assessore, quello al “gas” (delega vera, di cui si cerca ancora di comprendere il senso) e alle partecipate, Stefano Mariani, a spiegare che non si tratta solo di rifare l’asfalto ma di mettere fine ai continui allagamenti della zona con un’opera di ripristino fognario.

L’assessore però va capito, almeno un po’ di indulgenza: perché senza neanche un’opera pubblica fatta, né iniziata in questi due anni (se si esclude la piattaforma ecologica) c’era il rischio di farle arrugginire quelle forbici e che la giacchetta d’ordinanza passasse fuori moda. Ora poi che la sovrintendenza ha fatto capire che anche l’altra opera (che nuova non è), quella della scalinata di Santa Chiara, non sarà possibile aprirla ufficialmente nei tempi sperati (il 18 luglio) dall’amministrazione comunale. Qualcosa bisognava pur inventarsi per far sentire che c’è qualcuno a Palazzo, visto che di scuole neanche l’ombra di un cantiere (a parte l’Isola Felice) e neanche dell’ufficio preposto annunciato a novembre scorso. Del Polo unico poi meglio non parlarne che si riaccendono i fuochi in maggioranza e il ponte di via Gorizia sempre un cumulo di sabbia rimane.

Il taglio del nastro anzi sarà concesso anche per le opere immateriali come la riorganizzazione della macchina amministrativa, questo ectoplasma sconosciuto e dimenticato, che poi sarebbe prodromica ad un Comune efficiente o anche solo normale. Dove le opere si programmano, si finanziano, si realizzano e poi si inaugurano. Dove la manutenzione è manutenzione, e si fa, ordinaria o straordinaria che sia, senza troppi fronzoli, nastri e giacchette.
bene, e’ stata inaugurato un tratto(2.8 Km dei 7 pronti il tutto per solo 7 milioni)) di un’ opera vera;garda by bike,naturalmente giacchette d’ordinanza,utile anche e soprattutto come attrattore turistico,si una pista ciclabile…..noi nel borgo tra vassalli minori,servi,quaquaraqua’,gleba credulona siamo ancora” al fognario”,sicuramente per far ballare i topi,cilatroni incapaci con giacche di ordinanza,altro che efficienza,operosita’,validita’,capacita’,funzionalita’,organizzazione,ecc,ecc ..opera di che?o no?
Ho messo in ordine il garage e cambiato la lettiera del gatto. Mi spetta una targa?
Ma taglio del nastro di cosa? Parliamo di ordinaria amministrazione. Qui a Sulmona pensiamo che le persone mangiano con acqua e cultura o con i gemellaggi. Nessuno che pensa a creare nuovi posti di lavoro ed opportunità…le opportunità si creano solo per chi fa parte del circolo. Fascie disagiate che devono fare ogni giorno i conti con la realtà per cercare di far quadrare i conti a fine mese. Povera Sulmona.