
Sette opere per sette camicie: tanti sono i cantieri appaltati, alcuni già avviati, che rischiano di diventare delle incompiute. Si tratta di un elenco di opere pubbliche che non rientrano nel Piano triennale appena licenziato dalla giunta Di Piero, ma che sono state avviate dalla precedente amministrazione senza, a detta del neo assessore Franco Casciani, le dovute coperture per consegnare i lavori chiavi in mano.
La gran parte sono scuole, il grande interrogativo di Sulmona che si trascina da anni tra terremoti, errori di progettazione e ricorsi.
In tutto mancherebbero circa 6 milioni di euro per completare queste opere ovvero per renderle fruibili all’utenza per le quali sono destinate.
A partire dalla storia infinita del liceo classico: alla sede dell’Ovidio di piazza XX settembre, oltre agli oltre 4 milioni di euro già nel cassetto che serviranno per la parte strutturale, mancano i soldi per realizzare l’impianto elettrico, quello antincendio, quello idraulico e una parte dell’impianto di riscaldamento. I soldi non ci sono neanche per le opere di finitura, la realizzazione e l’adeguamento dei servizi igienici (alcuni ancora con la turca), l’installazione di un ascensore e probabilmente un’altra scala antincendio. Costo stimato (bonifica e traslochi a parte): 1,4 milioni di euro.

Poi ci sono le scuole medie Serafini dove è stato fatto gran parte del lavoro e dove sono in corso (in attesa dell’arrivo del materiale) quelli previsti dalla variante già approvata (bagni, impianti elettrici, adeguamento dei riscaldamenti, porte interne). Dai lavori della scuola, però, restano fuori le due palestre: qui saranno necessari almeno 600mila euro per l’adeguamento sismico, il rifacimento dei bagni e degli spogliatoi, l’adeguamento degli infissi, l’impianto elettrico e di riscaldamento.
Nell’appalto della Lola Di Stefano, i cui lavori dovrebbero partire dopo l’apertura delle Serafini, sono previsti solo gli interventi strutturali. Restano fuori, insomma, impianti, servizi igienici, pavimenti, infissi. Spesa aggiuntiva prevista: 1 milione di euro.
Chi i lavori li ha iniziati da tempo senza arrivare ancora a conclusione, sono poi le scuole Masciangioli: il budget previsto, qui, permetterà di aprire solo l’ala nord dell’edificio, ovvero poco più di un terzo del totale. Per completare tutta la scuola saranno necessari circa 1,7 milioni di euro, a cui aggiungere i soldi per la palestra e la sistemazione degli ambienti esterni.

Caso a sé la Lombardo-Radice di via Togliatti, per la quale ad oggi non c’è un progetto, c’è una spesa già fatta di 200mila euro e riserve per circa 560mila euro. Per ultimare i lavori, fermo restando la conferma del finanziamento che è a rischio, ci vorrebbero 1,2 milioni di euro. La scuola è stata inserita tra le richieste del Pnrr.
Non solo scuole: c’è anche la pista ciclabile di via Cappuccini-Morronese, infatti, tra le opere che rischiano l’incompiuta: l’appalto in corso avrebbe necessità di almeno altri 50mila euro.
Infine i lavori su Campo 78: solo per completare il restauro della prima baracca ci vorranno altri 100mila euro. Senza contare l’altra struttura che era prevista nel recupero.
QUANDO QUESTE OPERE SARANNO TERMINATE NON AVREMO PIU STUDENTI CHE LE FREQUENTINO, SONO IN ESTINZIONE. E LA CITTA’ MUORE.
Sante parole.
E la politica non risponde!!!
Piace evidenziare e precisare che a proposito di risorse per ” realizzare l’impianto elettrico, quello antincendio, quello idraulico e una parte dell’impianto di riscaldamento” la Provincia si è resa immediatamente disponibile per metterle a disposizione. Ma per poterle inserire in bilancio, ha necessità di una richiesta. Proprio per questo motivo, era stato programmato per lunedi 14 u.s. un incontro con i dirigenti del settore viailità della Provincia, che, purtroppo, non si è potuto concretizzare per una indisposizione fisica di un dirigente. Per evitare perdite di tempo, insieme al Sindaco, ho interloquito telefonicamente con la dirigente responsabile. Il Sindaco, a fine colloquio, ha avuto un quadro preciso della situazione. Resta l’impegno a far avere tale richiesta alla Provincia.
Maurizio Proietti
Nell’elenco mancano il Complesso di Santa Caterina in Via Angelo i ed il Cinema Balilla che se ricordo bene vedeva la Fondazione Cassa di Risparmio come Ente benefattore…
Infine altra incompiuta Sulmona ha due campi da tennis coperti che rappresentano una preziosa risorsa per atleti agonisti ed appassionati del tennis chiusi da anni con rischio di deterioramento e danno alla cittadinanza…..
Il ” De Nino -Morandi”
non viene neanche più menzionato….