
Alla verifica di maggioranza, spostata a questa sera, si andrà senza “armi” o quanto meno senza proposte specifiche. “Ascolteremo le ragioni e le criticità – spiega il sindaco Gianfranco Di Piero – e vedremo su quali azioni e in quale direzione intervenire”. Che finora, insomma, a parte gli articoli dei giornali, di contestazioni formali non ce ne sono sul tavolo.
Basta però pescare nel sacco dei desideri, per vedere come molte delle promesse e degli impegni presi siano stati disattesi dall’amministrazione comunale.
Uno di questi, che tanto stava ed è sempre stato a cuore della consigliera Teresa Nannarone, capogruppo dei consiglieri che hanno chiesto la verifica, ad esempio, è il tema della legalità.
Nel giugno dello scorso anno il consiglio comunale approvò un ordine del giorno nel quale si dava mandato per una serie di iniziative che avrebbero fatto di Sulmona un Comune all’avanguardia, uno dei primi, sicuramente in Abruzzo, ad adottare un protocollo specifico per la legalità. A distanza di un anno, però, nulla è stato fatto, mentre altri Comuni hanno sposato e realizzato l’idea.
Il protocollo prevedeva, oltre all’istituzione di un assessorato alla Legalità (che non ha mai visto la luce), anche una serie di azioni concrete da mettere subito in pratica e anch’esse rimaste lettera morta: un elenco linkato sulla prima pagina del sito del Comune, ad esempio, di tutti i fornitori con cui vengono stipulati contratti e consulenze comprendente visura camerale storica della società o impresa individuale e l’elenco dei professionisti di cui ci si avvale; gli atti vendita e di affitto di immobili di proprietà dei predetti Enti, nonché gli atti di acquisto da parte degli stessi; i nominativi delle società che dichiarano di avere la sede legale e/o operativa nel territorio continuamente aggiornati; dei soggetti che acquistano o affittano beni che insistono sulla zona cd “nucleo industriale” e “nucleo artigianale”, anche attraverso il sistema delle aste giudiziarie; i nominativi delle società o delle imprese individuali che aprono nuove attività sul territorio, specificandone la tipologia; la pubblicazione dei criteri di impostazione dei rapporti contrattuali per ciascun ambito di attività specifica (criteri di scelta del contraente, prezzi, rinnovi i proroghe, ecc. fatto sempre salvo il principio della rotazione).
E ancora, tra gli altri, l’istituzione di una giornata della legalità, una piazza da intitolare a Falcone e Borsellino, un dialogo da aprire con le imprese e tavoli periodici con prefettura e forze dell’ordine per mettere in atto misure di prevenzione al crimine organizzato, più che agli schiamazzi del sabato sera.
Una questione di altezza dell’asticella.
SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE ?
Hanno vinto le elezioni sulla scommessa del cambiamento. C’è da chiedersi a questo punto quanto ancora lunga sia la “notte della Comunità”. Non si tratta di dare voce (poltrona o status) allo sfogo della protesta degli interessi di oggi quanto, piuttosto, di far primeggiare una “visione politica” per il presente, che di “civismo…” non si svolta. Alcuni momenti forti di mediazione civile e politica bisogna pur saperli affrontare. In effetti, non si tratta di rimpianto di quelli del giorno prima né di mettere a rischio la forma democratica. Ma non v’è dubbio che il tempo, senza la buona cura, non guarisce le ferite. In alcune città, della dimensione della nostra, è stato utilizzato il criterio dell’assessorato a staffetta, …per il bene comune. Bando alle rivendicazioni, dunque, è più determinazione e smalto nell’azione amministrativa. Quanto al tema della , ecco, già questo incarico – che non è per tutti – potrebbe essere uno dei punti per la ripartenza ad effetto.
SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE?
Il profeta Isaia fa capire che quella domanda rimarrà senza risposta, che la città d’Ovidio invece aspetta.
Azzerare la Giunta, e ripartire con una Nuova di alto profilo e spessore tecnico altrimenti meglio andare al voto.
Quali sarebbero i nominativi di persone di alto profilo tecnico??? Sono proprio curioso.
Meglio un commissario, almeno viene svolto l’ordinario!
Meglio questo che altro….
Sci sci come no, il paesello versa in uno stato di abbandono palese. Manco i parchi pubblici sanno gestire. Un esempio? Quello di via Sallustio chiuso dal 22 febbraio! Andate a casa, dimettetevi!
Grizzly
Sei un po’ triste vero!
Mi spiace ma tu ce l’hai messa tutta .
Ti voglio bene
C’è ben altro che mi rende triste, purtroppo. Io ce la metto sempre tutta: è quello che fa la differenza tra le persone e i quaquaraqua. Non contraccambio il bene, non conoscendoti…. non vorrei fossi uno di quelli che temeva il protocollo della legalità, uno che non potrebbe più fare affari a scapito della povera gente, acquistare case all’asta insieme ai mafiosi o fare business sui rifiuti
bella risposta. Grande Grizzly. sono dalla tua parte.
Assessorato alla legalità???
Il Segretario Comunale ha già le funzioni di responsabile per la prevenzione della Corruzione (art. 1 c. 7 legge 190/2012 e D. Lgs 97 del 25 maggio 2016)…. Per il resto ci sono le leggi e regolamenti.
Io, invece, credo che il problema della legalità Sulmona sia nella constatazione che la maggior parte dei Consiglieri Comunali, ignorino e sconoscano quali sono i loro compiti ed obblighi indirizzati dalle norme e regolamenti vigenti e, quindi, agiscano non con competenza e conoscenza ma piuttosto sotto istanza di altrui volere.
Credo invero che la necessità assoluta se invece quella di individuare un Assessorato alla Desertificazione del Centro Storico.
Un simile Assessorato dovrebbe avere il compito di individuare ogni pianificazione strategica e tutte le necessarie tattiche graduali per individuare nuovi usi e innovative attività per il nostro CS, partendo dalla mappatura degli usi immobiliari affiancata da steps di concertazione per evidenziare il patrimonio materiale ed immateriale, per arrivare, quindi, un modello di co-progettazione sia degli spazi ma dell’uso di questi con start up di nuove attività.
Questi processi di rigenerazione urbana, sono assolutamente propedeutici alla fase di attuazione della programmazione PNRR della quale a Sulmona non abbiamo notizia almeno in questa indicazione.
Certo il protocollo della legalità avrebbe fermato subito questi loschi affari!!! Strano che non sia stato adottato a livello nazionale e che si continui a far valere un misero codice penale e di procedura penale. Forse non ci hanno pensato e si potrebbe suggerire in modo da sconfiggere la malavita una volta per tutte
nella città della diffusa ILLEGALITa’,in tutti i luoghi ed uffici PUBBLICI,parliano di assessorato dedicato alla LEGALITA’?!?!
ma per favore…
Scusate ma non si era detto di fare una verifica politica?
Ora tutto si esaurisce con un assessorato fatto su misura ?
Ma serve un posticino con una rendita o un confronto per una coalizione che non e’ partita mai
SENTINELLA, QUANTO RESTA DELLA NOTTE ? È stata proprio la “sentinella” in questione a porre la domanda. Dunque questa verifica è giunta per un preciso sentire civico e agire politico insieme. Lo scenario fortemente evocativo del profeta Isaia, non vuole essere un tirar la volata ad alcuna/o. Meriti a chi ha meriti, demerito a chi lo merita. Non è uno scioglilingua, capiamoci. Un rimpasto a 18 mesi dallo srart ci può stare. Di più: è necessario nell’anno 2023… Di certo non una modifica frettolosa e inconsulta bensì una verifica del patto con a base i suoi “presupposti supremi”. Che in nessun modo la Comunità prigioniera della notte può, a giusta ragione, considerare immodificabili. Per Sulmona, per il nostro bene in Comune, la soluzione non può essere il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima, è inapplicabile. Assessorati a staffetta, formula che proscioglierebbe il Primus dall’imbarazzo di bocciare o sminuire chicchessia nell’orgoglio, che dalla prima ora doveva essere selezionato tra 3 (tre) nominativi per ciascuna componente della coalizione e che …producesse a “tempo pieno”. E invece Uno su uno è per 5 anni? Dunque, …la ricreazione dovrebbe essere terminata. Che la pantomima sino alle 18.00 di oggi ricorda pure le favole di Fedro e di Esopo, e in particolare quella del mercante assalito dai briganti, che dice all’asino di scappare. E l’asino gli risponde: “Per me non cambia niente, solo il nome del padrone”. Tutto chiaro ora ?
E se poi alla fine della sua lettura profetica viene proposto, no come lettura, ma come risultato finale dell’esperienza di “alternanza” da lei elogiata, l’ “UNO, NESSUNO E CENTOMILA” del mondo pirandelliano, altrettanto se non più carico di tangibile “spiritualità terrena”, che lettura proporrà per rimediare al guaio creato? Li mandiamo tutti in una comunità di recupero? Buoni e cattivi quest’ultimi precedentemente presunti “buoni”?
Ma se qualcuno è a conoscenza di fatti reato perché non lo mette nero su bianco lo firma e lo porta a piazza Capograssi? Così per sapere
Si odono i rintocchi della campana. A Palazzo San Francesco toni alti e spadaccini, che colpiscono di fioretto, si confrontano faccia a faccia. Qualcuno già convinto di uscirne per non perdere la propria dignità, come persona e professionale. Chi resta ha forse bisogno di prebendina da autista ? Che forse la bella Città d’ovidiana stola ammantata, ha esaurito teste pensanti e più capaci ? Di che colore sarà la fumata del caminetto ? Non altre proposte e nessuna profetica certezza. O una guida (… senza patente ?) a mani salde sul manubrio e sguardo attento alla strada da percorrere, oppure meglio tutti fuori alla prima fermata utile. Così è se vi pare…
L’ultimo trafiletto mi farebbe ipotizzare Pirandello, ma non sono pienamente convinto.
Quindi chi l’autore di così acuta analisi e quale il titolo dell’opera?
DI PIERO angela. Non fingere di essere saggio, ma sii saggio davvero: non abbiamo bisogno di apparire sani, ma di esserlo veramente.
(Epicuro)
Dai due nomi indicati non sono riuscito a trovare nulla che riconduca a quanto da lei riportato nel precedente commento.
Il popolo di Sulmona è masochista non gli sono bastate le sevizie che gli ha fatto la precedente amministrazione oggi c’è quella dei mangia e dormi. Avete fatto questa cittadina un popolo di zombies, vergognatevi se avete una faccia. Già dimenticavo voi siete quelli che si fanno la barba nel bidet! Che schifo