L’Erickson in azione, potrebbe essere l’ultimo giorno d’inferno

E’ arrivato alle dieci di questa mattina sul cielo della Valle Peligna l’elicottero Erickson: un gioiello dalla capacità di 10mila litri di portata e le paratie che permettono di modulare il gettito a seconda delle necessità e delle valutazioni del pilota.
Un mezzo che gli esperti reputano fondamentale e dirimente per avere ragione sulle fiamme che orami da sette giorni imperversano sul versante sulmonese del Morrone e da otto su Pacentro. Il potente mezzo affiancherà l’opera del Canadair già in azione da questa mattina a Pacentro e quella degli altri mezzi attesi: un altro elicottero normale e un altro Canadair.
Ora si dovrà vedere dove i Dos decideranno di utilizzare l’Erickson, se cioè convogliarlo maggiormente sul Monte Mileto a Pacentro dove l’incendio è ancora importante “seppur circoscritto” spiega il sindaco Angelilli, oppure su Sulmona dove, al contrario, la linea di fuoco è meno massiccia, ma estesa e rapida nello spostamento verso nord. Qui il fronte, nei fatti, ha raggiunto il confine con il Comune di Pratola Peligna dove l’amministrazione di Antonella Di Nino sta cercando di evitare il peggio.
Da due giorni, infatti, sono iniziate le operazioni di ripulitura e sbarramento alle fiamme nei pressi del Colle delle Vacche che potrebbe essere la prossima meta, dopo aver aggredito la chiesetta di San Pietro a Sulmona, della linea di fuoco: “Tenteremo di lavorare sulla parte alta per ripulire le zone della frana perché il fuoco si sta muovendo anche in quota – spiega il sindaco Di Nino – Abbiamo bisogno di persone con mezzi 4×4 disponibili ad accompagnare su i volontari”. Volontari che a Sulmona, dove le decisioni sono in mano ai Dos, sono stati esclusi dalle operazioni di spegnimento.
Gli operatori sono fiduciosi di riuscire a risolvere la situazione entro oggi, almeno a Sulmona: il “braccio” mirato dell’Erickson dovrebbe riuscire infatti a non disperdere la potenza di intervento e a “scontornare” il fronte delle fiamme.
Nel pomeriggio, verso le 16:00, quando l’Erickson avrà finito la sua autonomia si potrà tracciare un bilancio più preciso, anche se sarà la notte, con il buio e le luci “innaturali” dei focolai, a dirci se dall’inferno saremo passati al purgatorio.

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