Un mezzo che gli esperti reputano fondamentale e dirimente per avere ragione sulle fiamme che orami da sette giorni imperversano sul versante sulmonese del Morrone e da otto su Pacentro. Il potente mezzo affiancherà l’opera del Canadair già in azione da questa mattina a Pacentro e quella degli altri mezzi attesi: un altro elicottero normale e un altro Canadair.


Da due giorni, infatti, sono iniziate le operazioni di ripulitura e sbarramento alle fiamme nei pressi del Colle delle Vacche che potrebbe essere la prossima meta, dopo aver aggredito la chiesetta di San Pietro a Sulmona, della linea di fuoco: “Tenteremo di lavorare sulla parte alta per ripulire le zone della frana perché il fuoco si sta muovendo anche in quota – spiega il sindaco Di Nino – Abbiamo bisogno di persone con mezzi 4×4 disponibili ad accompagnare su i volontari”. Volontari che a Sulmona, dove le decisioni sono in mano ai Dos, sono stati esclusi dalle operazioni di spegnimento.
Gli operatori sono fiduciosi di riuscire a risolvere la situazione entro oggi, almeno a Sulmona: il “braccio” mirato dell’Erickson dovrebbe riuscire infatti a non disperdere la potenza di intervento e a “scontornare” il fronte delle fiamme.
Nel pomeriggio, verso le 16:00, quando l’Erickson avrà finito la sua autonomia si potrà tracciare un bilancio più preciso, anche se sarà la notte, con il buio e le luci “innaturali” dei focolai, a dirci se dall’inferno saremo passati al purgatorio.
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