Sono bastate le transenne in piazza XX settembre per far scattare l’entusiasmo, ma per esultare è forse presto. Perché i veri lavori di adeguamento sismico del liceo classico Ovidio partano davvero, infatti, ci vorranno probabilmente ancora settimane se non mesi.
Il cantiere aperto questa mattina in realtà è quello che serve per la bonifica del sito, abbandonato e chiuso da tredici anni, abitato solo da piccioni che nelle aule della gloriosa scuola hanno lasciato i segni sostanziosi della loro residenza.
La bonifica, che costerà circa 70mila euro, è stata finanziata dalla Provincia, anche se i fondi sono stati anticipati e autorizzati a valere sui 3 milioni di euro deliberati dal Cipe quasi dieci anni fa.
Dopo la bonifica, per la quale ci vorrà più di qualche giorno, ci sarà poi la fase del trasloco che però potrà iniziare solo dopo la valutazione da parte della commissione provinciale “Fuori uso” per la valutazione dei beni cioè da salvare e quelli da buttare al macero.
Dentro la scuola ci sono infatti libri, mobili, attrezzature e quadri, che in parte sono da salvare e in parte tanto obsoleti (come l’aula informatica) da essere buttati nei rifiuti.
Quanto ci vorrà perché la commissione faccia le dovute valutazioni e anche perché si formi, non è noto, ma, assicura il sindaco Gianfranco Di Piero, sono stati tutti allertati “e speriamo di partire con i lavori strutturali già a luglio”.
Lo scoglio difficile, quello cioè di trovare un luogo di ricovero, d’altronde, è stato già superato: i beni saranno trasferiti nel capannone della Provincia al nucleo industriale (dove sono i mezzi dell’Anas).
Ora bisognerà sperare che l’estate alle porte non rallenti la burocrazia, perché dal canto suo la ditta appaltatrice, la Salvatore & Di Meo, è pronta ad iniziare. Prima, però, sarà necessario che la giunta comunale approvi il progetto che ha già superato la valutazione della soprintendenza e del genio civile.
L’obiettivo di rivedere la scuola aperta a settembre del 2023, si avvicina. Finalmente.
Il sindaco ha detto che i lavori partiranno a luglio? E allora tranquilli, tra qualche anno staremo ancora qui a parlare della stessa cosa.