Lida al contrattacco: “Pronti a difenderci dalle calunnie”

E’ una risposta piccata quella di Lida Sulmona, ex gestore del canile in via Vicenne, in merito alla relazione fatta dall’avvocato Vittorio Masci, per conto dell’associazione Code Felici, sullo stato in cui è stato trovato il canile ovidiano da Gabriella Tunno, nuovo gestore dell’impianto (almeno fino a maggio).

Niente rogna, né sterco, si difende l’associazione Lida, che fa sapere di essere pronta a da battaglia a quelle “continue calunnie, piovute dal primo all’ultimo giorno, tese a minare il proprio operato e screditare chi ha lavorato con dedizione, osservanza della legge, cultura e rispetto degli animali”. Questo è quanto riportato in una nota stampa diffusa dalla stessa associazione, già pronta a impugnare davanti al TAR l’affidamento dell’impianto a Code Felici.

“Quanto dedotto dalla “Code Felici” – scrive Lida – in merito alle problematiche di salute riscontrate sui cani ospiti del canile comunale di Sulmona non è corroborato da alcuna documentazione veterinaria, mentre ampia prova – documentale e non – è stata data in ordine alla gestione della L.I.D.A. Sez. di Ortona e L.I.D.A. Sez. di Sulmona dall’ottobre 2019 al gennaio 2023”.

“Molteplici gli interventi fatti da L.I.D.A. sez. di Ortona e L.I.D.A. sez. di Sulmona sulla struttura – prosegue l’associazione – che documentazione dell’ATS ravvisava presentare problematiche e carenze a seguito e per l’effetto della precedente gestione dell’associazione “Code Felici”. Tutti interventi e adeguamenti mai effettuati né sollecitati nell’arco di un decennio dall’attuale gestore “Code Felici” nel suo precedente mandato decennale”.

3 Commenti su "Lida al contrattacco: “Pronti a difenderci dalle calunnie”"

  1. Cane abbandonato | 17 Febbraio 2023 at 08:48 | Rispondi

    Noi che ogni giorno leggiamo del canile, siamo interdetti. Questa guerra a cosa è dovuta? Come non pensare che ci siano dietro interessi economici, altroché amore per gli animali! Se in tutte le gestioni risultano palesi violazioni di leggi e benessere animale, il servizio veterinario, i vigili che hanno controllato? Povere bestioline. Sensibilizzate i cattivi padroni a sterilizzare e a non abbandonare.

  2. Il Canile costa alla comunità una cifra come 7000 euro al mese. A tale cifra bisogna aggiungere ulteriore denaro della comunità per interventi di manutenzione. Come quello dell’approvvigionamento idrico per una cifra di 7320 euro. Ecco quanto costa alla collettività. Leggere le determine su albo pretorio

  3. per un mondo migliore | 18 Febbraio 2023 at 07:33 | Rispondi

    Nessuna guerra, ci chiediamo in tanti che hanno a cuore i randagi, come sia possibile riaffidare una struttura pubblica a una persona indagata penalmente per i noti fatti dei cani sepolti come immondizia all’interno del canile. Per quanto riguarda i soldi totalmente insufficienti a garantire una vita dignitosa per primo ai cani e anche agli addetti che lavorano anche 12 ore al giorno 365 giorni l’anno e in qualsiasi condizione meteo o emotiva. Spesso le amministrazioni ritardano i pagamenti e le persone lavorano mesi senza avere un soldo, ma potresti provare tu CALCOLATRICE a fare questa esperienza, ma le feci dei cani puzzano, vero ? Ricordati che il randagismo è creato dall’incivilta dell’uomo e del resto localizzare una struttura come un canile vicino una discarica la dice lunga sul concetto di tutela degli animali che hanno nella testa alcune ammistrazioni comunali ossia cane=immondizia, saluti.

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