Limmari, Di Donato: avvio di un dialogo con la Germania

L’idea di  iniziare un percorso di lavoro insieme per ricordare la strage di Limmari è stata al centro di un colloquio che il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha tenuto ieri nella sede dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma con il Vice Capo Missione Klemens Moemkes e con il Capo dell’Ufficio politico, Niklas Wagner.
Il Sindaco Di Donato ha accennato il progetto di un Parco della memoria.

“L’Ambasciata ha mostrato attenzione e sensibilità nei confronti di questa nostra iniziativa di poter finalmente realizzare a Pietransieri un polo culturale dedicato alla pace -ha spiegato il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato -. Ci sono quindi le condizioni per avviare un dialogo perché la strage di Limmari è una ferita ancora aperta nella nostra comunità che merita rispetto e attenzione. Il Comune vorrebbe realizzare a Pietransieri non un semplice monumento dedicato alla memoria, ma una vera e propria area capace di ospitare le scuole e momenti di confronto di alto livello istituzionale. Ai rappresentanti del Governo tedesco ho spiegato che il nostro obiettivo è quello di dare alla memoria di Limmari la stessa attenzione e lo stesso riconoscimento normativo che altre realtà hanno già ottenuto da tempo”.

Il Vice Capo Missione Klemens Moemkes ha illustrato il “Fondo italo-tedesco per il Futuro” per sostenere iniziative a tutela della memoria.
L’Ambasciata e il Sindaco sono rimasti d’accordo di avviare un dialogo per valutare in che maniera si potrà cooperare insieme in tal senso.

1 Commento su "Limmari, Di Donato: avvio di un dialogo con la Germania"

  1. Il bassotto era il famoso cacciacarri semovente italiano m42 e poi m43. Era validissimo e molto basso anche perché poteva sfruttare la bassa statura dei soldati italiani. Ancora oggi nei video giochi che ripetono le caratteristiche reali dei mezzi di allora i semoventi M riescono a sconfiggere tutti i carri avversari talché i ragazzini italiani scrivono “per motivi assolutamente incomprensibili gli alti comandi hanno continuato a preferire ed ordinare gli inservibili L40 sino all’armistizio” .
    Ma se la guerra è stata persa ,perché andate ancora piangendo in giro. Se è stata dichiarata e non è stata fatta a dovere poi che conseguenze ci si dovrebbero aspettare?. E’ più adeguato,dopo 80 anni, mantenere un proprio silenzio .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*