Linea ferroviaria, riprende vita la petizione contro L’Aquila in difesa di Valle Peligna e Marsica

Salvaguardare la nuova tratta ferroviaria Pescara-Sulmona-Avezzano-Roma ed evitare qualsivoglia “deviazione” in direzione L’Aquila. E’ questo, in estrema sintesi, il contenuto della petizione lanciata da Giovanni De Pratti su Change.org e indirizzata al sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio. Una vera e propria chiamata alle armi, o meglio agli scudi, per difendere un’infrastruttura vitale per le aree interne. Specie per quelle che sono state abbandonate da TUA, e dalla stessa Regione Abruzzo, per quanto riguarda il collegamento su gomma con la capitale.

La petizione era stata pubblicata due anni fa, quando dall’Aquila si chiese uno studio di fattibilità per un collegamento ferroviario ad alta velocità con Roma. La paura, all’epoca, era quella di vedere rallentato il progetto di collegamento tra Tirreno e Adriatico, favorendo quello tra il capoluogo e la capitale. Ora, con la richiesta di uno studio di fattibilità per cingere L’Aquila alla Marsica, e attaccarsi all’alta velocità, la raccolta firme ha ripreso forza, con centinaia di adesioni che stanno arrivando a favore della salvaguardia della Pescara-Roma.

“La linea ferroviaria veloce Roma – Avezzano – Sulmona- Pescara sarà una delle più grandi opere mai realizzate in Abruzzo – si legge nella petizione -, con un costo di realizzazione di circa 6,2 miliardi di euro, ed è un progetto che ormai ha raggiunto lo stadio della formalità grazie all’approvazione della Giunta Regionale dell’Abruzzo del Documento di prefattibilità tecnico – economico preliminare alla progettazione, redatto da Rete Ferroviaria Italiana (RFI), dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalla Regione Lazio e dalla Regione Abruzzo (è stata anche inserita nel Recovery Plan)”.

Toni accesi, che richiamano le storiche battaglie in cui si Marsica e Valle Peligna sognavano la scissione con la creazione di una provincia nuova, distaccata dall’Aquila. “E’ necessario, mai come ora, che la politica marsicana, rovetana, della piana del cavaliere e peligna senza steccati ideologici, sappia vegliare su quest’opera che rappresenta per il territorio un’occasione irripetibile – continua il testo della petizione -. E’ necessario, inoltre, che i cittadini, onde evitare l’ennesima spoliazione, riescano a compattarsi nel comune interesse, supportando e legittimando l’azione dei rappresentanti delle istituzioni, per rivendicare una legittima necessità dei territori per una crescita moderna”. 

Al momento, su Change.org, la petizione è arrivata a 3.225 firme.

Intanto da Sulmona si attende una chiara e decisa conferma dell’impegno nel portare a termine il progetto da parte del presidente Marco Marsilio. “Ringrazio Regione Abruzzo che è stata parte attiva nella realizzazione del progetto di fattibilità della velocizzazione della linea ferroviaria Pescara-Roma – spiega il sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero -, cogliendone l’importanza strategica per l’intero Abruzzo e probabilmente il più potente strumento di rilancio economico per le aree interne. L’opera oggi è inserita nel piano “Italia Veloce “e considerata, come giusto, di importanza e rilevanza strategica per la nazione essendo una trasversale che unisce la costa Adriatica con quella Tirrenica, a progetto ultimato, in 2 ore, diminuendo notevolmente il trasporto su gomma, in piena sintonia con il processo di Transizione ecologica che deve affrontare il Paese”.

“Confido quindi nel presidente Marco Marsilio per perorare senza indugi il progetto – prosegue il primo cittadino ovidiano -. Sollecitiamo il presidente a sostenere anzitutto, la necessità di accelerare sui lavori riguardanti le tratte finanziate con i fondi Pnrr, da concludersi entro il 2026, e quindi lavorare per il finanziamento immediato delle residue opere, nel Nuovo Contratto di programma Ministero Infrastrutture -Rfi 2022-2027. In me e nei sindaci che mi hanno accompagnato all’incontro con il Commissario Macello ai quali se ne stanno aggiungendo altri, troverà sempre dei validi alleati per facilitare le procedure finalizzate alla realizzazione nei rispettivi territori”.

Ciò che si spera, in realtà, è che gli ammiccamenti di Marsilio a Biondi per il piano di fattibilità non rallentino quella che dal Governo è stata annunciata come un’opera strategica per il territorio nazionale.

17 Commenti su "Linea ferroviaria, riprende vita la petizione contro L’Aquila in difesa di Valle Peligna e Marsica"

  1. francesco.valentini1935 | 24 Gennaio 2023 at 19:51 | Rispondi

    A proposito di velocizzazione trasporti ferroviari e delle sveltine nelle quali la nostra L’Aquila e’ stata sempre maestra insuperata per metterci all’angolo,stiamo attenti anche all’azione subdola della Regione,fino a quando resteranno in sella certi individui non al di sopra delle parti.

  2. GrilloParlante | 25 Gennaio 2023 at 07:44 | Rispondi

    Ieri il treno frecciarossa Milano rogoredo – Roma tiburtina ha impiegato 2h 33m per percorrere la tratta, la quale è circa tre volte più lunga della Roma Pescara, il cui progetto di velocizzazione arriverebbe a percorrere la tratta in 2h. Un progetto già vecchio in partenza per via della situazione morfologica e di contenimento delle spese, per non contare dei vari pareri negativi di associazioni ambientaliste e di cittadini.
    In sostanza ci toccherà accontentarci delle 2h di percorrenza, sempre se mai faranno sti benedetti lavori.

    • Avezzano e sulmona come unica provincia e’ la soluzione immediata con i suoi 200 mila abitanti e’ l’arma in piu’ da sfruttare immediatamene con una certa urgenza. Altre soluzioni con c’e ne sono. L’aquila e’avertita.

  3. SalviamoSulmona | 25 Gennaio 2023 at 08:20 | Rispondi

    Occasione storica anche per unire il territorio peligno e marsicano verso la creazione di una nuova e completa autonomia amministrativa che li renda finalmente liberi dal cappio aquilano.
    L’Aquila, città notoriamente scomoda e non piacevole, vorrebbe superare il suo naturale isolamento sottraendo continuanente risorse alle altre realtà della provincia; il suo caratteristico “modus operandi” palesamente e patologicamente accentratore fatto di scippi e colpi di mano a danno di altre realtà territoriali abruzzesi non la fanno amare e fanno di questa mezza specie di capoluogo
    un vera e propria palla al piede che impedisce un effettivo riequilibrio territoriale della regione che soffre ancora per errori del passato. Ci si convinca che il territorio della provincia aquilana va opportunamente ridisegnato ed adeguato alla realtà dei tempi.

  4. SalviamoSulmona | 25 Gennaio 2023 at 10:35 | Rispondi

    Grande Luciano.

  5. Solo Sulmona si può salvare, Avezzano è troppo in quota come L’Aquila. Solo se un grande itinerario commerciale internazionale da Pescara attraversa la valle peligna ed arriva a Ceprano con una galleria da Anversa a Balsorano, che connetta mi porti del Nord Adriatico con quelli di Napoli e del Tirreno, sarà allora possibile una TAV pianeggiante e lineare che da Pescara raggiunga Roma o Napoli nel tempo di un’ora. Tutti gli altri progetti come quello che sta sostenendo di Piero sono antichi e manterranno gli Abruzzi nella arretratezza. Siamo comunque governati da soggetti maldestri poiché avevano ipotizzato anche un tunnel di 15 km sotto il Morrone che non servirebbe a nulla se esiste il passaggio di Popoli, mentre un tunnel di 28 km Sulmona Sora cambierebbe Il volto della intera regione e del versante orientale d’Italia

    • 28 km di tunnel?
      Con tutto quello che ne consegue?
      Per collegare quattro gatti abruzzesi con il Tirreno?
      Lasciando fuori Avezzano?
      Cambia erba.

      • Non si prevede nessun tunnel ma solo raddoppi mirati dei binari in alcuni tratti della linea. Prima di sparlare pregasi informarsi

        • Incredibile, semplicemente incredibile! L’Aquila, capoluogo di Regione, città storica, città universitaria, polo di tante iniziative industriali, turistiche ed economiche, città di antiche origini (non certo una forzata creatura del duce accostando due borghi da pescatori piazzandoci una torre in mezzo!) viene “trattata come un cencio” (usando qui un’ espressione di Garibaldi all’indomani della cessione alla Francia della sua Nizza)!
          Mi dispiace per Marsicani e Peligni, ma l’alta velocità non può avere che un solo tracciato: Roma – L’AQUILA – Pescara !!!
          Tutto il resto è noia: nessuno sta dicendo di togliere l’attuale ferrovia per Avezzano e Sulmona: anzi un minimo di potenziamento è opportuno anche per codesta linea: chi osa negarlo?

      • Zembronio, quando quando eravamo piccoli La locomotiva a vapore che ancora vedevamo la chiamavamo la Cipp i Fuc.
        Il progetto delle due ore di Di Piero è lo stesso, per questi nuovi tempi è come un’altra transiberiana d’Italia. Avezzano e L’Aquila non possono essere interessati da nessun grande itinerario commerciale internazionale per la loro altitudine, invece un corridoio che viene dall’algeria e dall’Africa e che colleghi Napoli con i porti del NordEst con Verona e con il Nord Europa non è fantascienza. Perciò una linea TAV Ceprano Pescara è da studiare per il futuro perché le merci e le persone ormai non vanno più a velocità inferiore ai 200 kmh, perché sotto ai 200 è medioevo come viaggiare a dorso di mulo.

  6. Ma chi è il capoluogo di regione L’aquila o valle peligna?

  7. SalviamoSulmona | 25 Gennaio 2023 at 16:03 | Rispondi

    Egregio Aldo, Il “Centro” Abruzzo ovviamente. L’Aquila capoluogo è una palese forzatura voluta a suo tempo in virtù di una maggiore rappresentanza politica.
    Basta, ad es. e semplicemente, paragonare la stazione ferroviaria di Sulmona con quella dell’Aquila per rendersi palesemente conto di quale sia il vero, naturale capoluogo della regione Abruzzo.
    Faccio appello a tutte le forze politiche del nostro territorio affinché si facciano parte attiva per portare avanti una iniziativa parlamentare di riforma delle autonomie amministrative abruzzesi.
    Ridiamo la giustizia negata al nostro splendido territorio.

  8. Tunnel,rilegga attentamente il post a cui ho risposto,prego.

  9. Risposta a mingaver. Egtegio signore sono in corso il progetto immediato del distacco di avezzano e sulmona dal territorio della provincia aquilana e poi ne possiamo parlare…

  10. Mingaver, non ti agitare troppo. Convinciti che L’Aquila non è, purtroppo per voi(immagino che tu sia figlio della matrigna) e soprattutto per noi, l’ideale capoluogo della regione.
    Tutta sali e scendi, scomoda e bruttina, L’Aquila non rappresenta la maggioranza degli abruzzesi che invece preferiscono guardare altrove. Non c’è amore per questa città autoreferente che ha badato solo ed esclusivamente a curare i propri interessi rallentando e boicottando scientificamente spesso e volentieri le legittime aspirazioni di altri territori che pure avrebbero meritato un trattamento diverso.
    Per toglierla dal suo naturale isolamento, vista la sua collocazione geografica, si è dovuto sacrificare, destabilizzandola, una montagna intera per collegarla al teramano senza considerare l’enorme impegno di risorse. Ora bisogna continuare ad impegnare ancora altre risorse per collegarla ex novo alla capitale. Con tutti i soldi che bisogna sacrificare in nome del suo noto egoismo avremmo rimesso a nuovo tutta la restante provincia.
    Ce l’avevamo già il capoluogo, è il Centro Abruzzo con Sulmona capofila splendidamente gia’collegata(da anni) sia con Pescara e quindi con il litorale Adriatico che con la capitale e quindi con il tirreno. Senza poi considerare la sua storia,che non è seconda a nessuno ed i suoi personaggi storici, i suoi monumenti.
    Si sarebbe potuto e dovuto, a suo tempo, fare scelte più convenienti e realmente adeguate agli interessi dei cittadini abruzzesi, ma si sa, siamo in Italia…

  11. Claudio Ranucci | 26 Gennaio 2023 at 15:18 | Rispondi

    Penso che le prese di posizione campanilistiche non portino a niente di costruttivo. Credo,invece,nell’azione continua,svolta in maniera forte ed efficace,nel chiedere conto delle azioni e delle decisioni prese ( o non ) dai nostri rappresentanti istituzionali regionali e nazionali. Parliamo di interventi nei quali,penso,poco possano dire e fare i nostri rappresentanti locali. Sono questioni che prevedono interventi finanziari e decisioni politiche che si prendono in ” alto loco”. Per questo bisogna portare continuamente all’attenzione massima possibile,in tutte le occasioni,in tutti i contesti,l’operato e le scelte dei nostri rappresentanti istituzionali. In primis da parte dei media e poi da tutti i rappresentanti ed attori della nostra società. Chiederei,ad esempio,al nostro Presidente Marsilio e a chi con lui ha approvato le decisioni,come si fa a permettere la costruzione di una bretella per isolare Sulmona dalla tratta pescara- l’aquila. Per cosa?? Risparmiare 5 minuti di viaggio!!!! Sarei curioso di conoscere se è stato fatto uno studio su quante persone possano viaggiare da Pescara a l’aquila e,qualora ci fossero,quante hanno la necessità e l’urgenza di guadagnare 5 minuti di tempo. E poi,sapete com’è collegata la stazione di l’aquila con la città? Un disastro. E per restare sul problema attuale : L’Aquila è già collegata a Roma grazie a Sulmona!!!!!!!! Allora È chiara la volontà di isolare ancora di più la nostra città. Caro Presidente si documenti su cosa era lo scalo ferroviario di Sulmona,magari lo chieda ai consiglieri eletti in questo territorio che tanto hanno contribuito alla sua fortuna elettorale ,chieda che cosa erano e significavano le officine di Sulmona dedicate al comparto ferroviario,quante persone vi lavoravano ma ancora di più di cosa rappresenta questa Città,di quale patrimonio artistico,storico,culturale e di tanto altro ancora può vantare nel mondo,figuriamoci nella regione. Vuole cominciare ad interessarsi di questa città ? Le vuole ridare il giusto valore che merita? La vogliamo rimettere al centro naturale di tutti gli interessi che per secoli ha rappresentato? O vogliamo solo continuare a finanziare squadre di calcio e ” pseudo scuole/ laboratori/ produzioni di pasticcerie surgelate o prodotti in scatola……Credo sia un suo dovere primario caro Presidente,e cari rappresentanti di questo territorio. È un appello che faccio a tutti. Portiamo avanti le nostre ragioni,i nostri progetti ma soprattutto incalziamo fortemente i nostri Politici. Lo dico da elettore deluso….molto deluso…

  12. Fin quando saremo attaccati a L’Aquila che pensa sempre e solo a lei e come se camminassimo con una palla al piede. Una provincia che ti immobilizza per tutte le scelte. Questa è un occasione più unica che rara per dare futuro a chi vuole emergere e non soffocarla.

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