Lingue di fuoco tra vento e pioggia. A Molina Aterno si combatte ancora contro l’incendio

Nella notte tempestosa che ha flagellato il Centro Abruzzo, a squarciare il buio tra pioggia e vento erano le maestose lingue di fuoco che emergevano dall’oscurità delle Gole di San Venanzio. L’incendio che da dieci giorni imperversa tra i boschi di Molina Aterno, nella tarda serata di ieri aveva ripreso vigore a causa delle forti raffiche, allargandosi notevolmente e inghiottendo un’area sempre più estesa. Tant’è che sia da Pratola Peligna, sia da Sulmona, il fuoco era ben visibile nonostante la notevole distanza. Paura ma anche curiosità, che ha spinto diversi cittadini a documentare l’evento con foto e video postati sui canali social.

La preoccupazione era legata proprio alle violente folate di scirocco, che avrebbero potuto portare le fiamme a lambire la zona di Fonte Chivignano, rimasta però al sicuro come annuncia il sindaco di Molina, Luigi Fasciani. La situazione ha tenuto in apprensione l’intera comunità per tutta la notte, ed è stata costantemente monitorata dalla Sala Operativa Regionale.

La pioggia, fortunatamente, ha contenuto il rogo e da questa mattina sono ripartite le operazioni di spegnimento che hanno tardato a causa delle condizioni metereologiche avverse. Verranno elitrasportati Vigili del Fuoco e Volontari della Protezioni Civile. Sull’area si interverrà con l’ausilio di tre mezzi aerei che faranno altri lanci d’acqua spegnere definitivamente l’incendio. Sul posto i militari dell’Esercito proveranno ad aprire la strada che conduce da Fonte Chivignano a piazza Clementina, vero cuore delle fiamme.

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