La sfida è ora quella di rientrare nelle aule con almeno due laboratori a gennaio. Confidando nel regalo e nella clemenza di “Babbo Natale”. La Provincia ha scelto con trattativa privata la ditta che dovrà fare i primi veri lavori all’istituto tecnico industriale Leonardo Da Vinci di Pratola Peligna. Si tratta della Salvatore e Di Meo di Sulmona che con poco meno di 100mila euro dovrà mettere in sicurezza le scale di emergenza del corpo centrale della scuola che si è scoperto, dopo un nostro articolo, essere inagibile anche staticamente, oltre che con indici di vulnerabilità sismica bassissimi.
La tempistica dipenderà molto dalla velocità della burocrazia provinciale, e a giudicare da quanto (non) fatto finora c’è poco da essere ottimisti: se si sceglierà cioè la procedura d’urgenza, la sfida potrebbe essere vinta. Dieci giorni per l’arrivo dei materiali e altrettanto per i lavori. Con gli studenti che, se non proprio dopo la Befana, potrebbero tornare a fare attività laboratoriale entro la fine di gennaio.
I lavori permetteranno infatti di riaprire due piani dell’edificio, attualmente interdetti, consentendo di trasferirvi, tra le altre cose, due dei tre laboratori previsti.
Fuori dalla didattica resterebbero comunque il laboratorio di meccanica (che è anche quello più importante) e la palestra, quest’ultima definitivamente irrecuperabile e probabilmente più facile da abbattere e ricostruire che da mettere in sicurezza.
Per il laboratorio di meccanica la procedura potrebbe essere più abbordabile, ma non celere: manca ancora un progetto (anche se ci si sta lavorando) e soprattutto i fondi necessari.
Difficile, insomma, che l’offerta didattica sia completa prima della fine dell’anno scolastico; difficilissimo che lo sia per il periodo di preiscrizione che potrebbe riservare alla scuola pratolana, dopo anni di costante crescita (fino a farla diventare la seconda scuola del comprensorio), una brutta sorpresa in termini di iscrizioni.
Un plauso alla determinazione pratolana !
A Sulmona si stanno sfondando i tetti di ragioneria e geometri
Quindi alla fine della giostra, se riaprono i due piani, ragioneria e geometra possono ritornare. Si risparmiano 100000 euro di fitto, per una struttura non a norma (livello 2 invece che 3 come da normativa vigente e come richiesto dal bando della provincia)
Che sciacallaggio !