Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mauro Tirabassi rilancia in serata la foto del suo candidato sindaco, Vittorio Masci, a bordo di uno “Scarabeo”. Forse perché quello dei nomi, è diventato ormai per il centrodestra un “gioco da tavolo” (lo Scarabeo è infatti anche un gioco, appunto, che consiste nel mettere insieme parole), al quale si sono confrontati l’altra sera, in casa della Pelino, i rappresentanti dei principali gruppi della coalizione. Ad eccezione della lista Rinascimento, in verità, data ormai, nonostante l’appello-intercessione della Bianchi (che formalmente è ancora consigliera di Fratelli d’Italia), per lista passata sul carro di Gerosolimo.
Il passo in avanti fatto dall’avvocato Masci già qualche giorno fa, non ha ottenuto però finora l’adesione formale dei partiti che compongono la coalizione, piuttosto di singoli (da Di Giandomenico a Tirabassi) che però non rappresentano la “linea” ufficiale del partito.
Tant’è che intorno al tavolo della Pelino la Lega ha rivendicato la propria candidatura alla corsa per palazzo San Francesco, di fatto dando uno stop formale a Masci.
Ha fatto di più la Lega, forte (o meglio debole) del fatto di aver ottenuto dal tavolo regionale solo la candidatura a Roseto e aver ceduto agli altri alleati le piazze di Lanciano, Vasto e Francavilla: ha proposto altri nomi in aggiunta a quelli già resi noti. Una rosa ampia e variegata, sia in esperienza che in proposta innovativa, per togliere qualsiasi argomento a chi non vuole una guida a trazione Lega. Così dal cilindro del Carroccio sono spuntati due giovani: Antonio Santacroce e Alessandro De Gennaro. Che vanno ad aggiungersi a quelli di Fabio Federico e Serafino Speranza.
A decidere sarà probabilmente il tavolo regionale, anche esso chiamato a farsi una partita a “Scarabeo” già oggi, anche perché il tempo passa e la campagna elettorale stringe.
niente.