Lo spumante sgasato

“Voglio rimarcare che non è il sindaco debole, ma debole è l’intero territorio”. Lo dice, anzi lo scrive, la sindaca di Sulmona Annamaria Casini, rispondendo al comunicato di Sbic, con la naturalezza dei rassegnati, con quel fare un po’ “cucucciaro” del “ca da fa tu”. Il voltar pagina, il #scelaf della campagna elettorale, sono pensieri e ricordi remoti, uno spumante da supermercato riposto in frigo e ormai sgasato.
Attacca tutti la sindaca Casini, dopo aver preso atto che nessuno se la fila in Regione, che i rinforzi al sistema sanitario non sono arrivati neanche nel pieno di una emergenza pandemica. Che non conta niente insomma, lei e il territorio. E non è un bel guardare. Attacca i consiglieri di opposizione “che stanno clamorosamente in silenzio totale soprattutto i rappresentanti del consiglio comunale che hanno riferimento in giunta regionale”, attacca la Regione e la Asl che “continuano a dire che è tutto sotto controllo o fanno ordinanze confuse che passano sopra la fragile economia di questa città” e, in qualche modo, attacca la consigliera regionale La Porta, ringraziando per il supporto solo la Scoccia e Catia Puglielli (vociferata candidata assessora a riempire l’ennesimo buco lasciato nell’esecutivo dopo l’adieu di Mariani). 


“Desta un certo imbarazzo l’intervento di Sbic, una rappresentanza territoriale, la più debole di tutti e per questo l’unica ad avere un serio alibi di scarsa incisività, perché con nessun riferimento politico ed istituzionale – aggiunge con stizza -, pur con un autorevole componente, Maurizio Balassone nella doppia veste di consigliere comunale e medico dell’Usca, ma pensa di fare il ‘bene comune’ tentando di delegittimare il sindaco che da oltre quattro anni sta con forza portando avanti un difficilissimo mandato amministravo superando tantissime difficoltà ed emergenze”. Mica no.
Secondo la Casini, insomma, la critica di Sbic è solo campagna elettorale in anticipo.


“Dobbiamo ringraziare lei (la Casini, ndr), che con delibere che negano al territorio la necessità di avere un  ospedale di primo livello, ha fatto in modo che non ci fosse una vera unione e quindi una maggiore forza politica – ribatte Sbic -. Dobbiamo ringraziare lei, che ha condotto le vicende Cogesa in modo che il territorio fosse diviso e debole. E poi come ha difeso la centralità del nostro territorio quando si è parlato di trasporti su ferro e della linea Pescara Sulmona? Abbiamo organizzato anche un evento pubblico. E’ intervenuta? Ha detto la sua? Ha accolto le nostre ipotesi? Una signora che, lei sì, pensa solo alle campagne elettorali e non è riuscita ad avere nessun rapporto costruttivo con la minoranza: dov’era il sindaco quando abbiamo fatto proposte ragionevoli di emendamenti al bilancio, negli ultimi quattro anni?”.
Confonde la sindaca l’unità con l’acquiescenza, senza cercare confronto ma solo ossequiosi sì. “Se noi abbiamo un ‘autorevole componente’ del consiglio comunale (come dice Lei) ci meravigliamo – conclude Sbic – che non sia stato mai contattato in questo lungo periodo di Covid, anche così ci si rafforza politicamente, anche dialogando con una forza politica solo civica, (ma perché Lei che interlocuzioni politiche ha? Quali sono i suoi referenti in Regione? Ci piacerebbe saperlo)  che però può dare il suo contributo. Dovevamo aspettare la (quasi) fine del mandato per avere una risposta ad una nostra posizione: grazie”.

10 Commenti su "Lo spumante sgasato"

  1. Che la campagna elettorale sia partita è un dato di fatto.
    Che la giunta comunale attuale sia stata la peggiore e dannosa giunta di sempre lo è altrettanto.
    Per la Puglielli che dovrà a quanto pare “subire” la nomina… dopo l’affaire ASP, un augurio di buona fortuna!

    • Ho letto che una prima vittoria la Puglielli l’ha avuta. Il famigerato divieto di sosta posto all’altezza della sua abitazione è stato magicamente rimosso…. dopo più di 2 anni…e poi dici che non serve la zeppa. Ma forse sono solo “strane” coincidenze 🙂

  2. (correzione) 1 morire di natura.
    2 Valle Peligna e migliori.

  3. Se ha ragione il Sindaco perché non si dimette. Votiamo qualche ” Cafone” più preparato e con qualche idem sentire per politica regionale e nazionale. Non essendo loro preparati a nulla ed avendo per oltre 10 anni giocato sull’assenza di riferimenti, per un dichiarato impegno civico tale da farsi votare solo perché Peligni, non si potrebbero fare da parte, oramai un pensione lo Stato gliela da’. Ma non credo ciò succeda.

  4. il problema non è il sindaco di turno ma la crecca che ha attorno, in fondo la Casini non è una cattiva persona, è solo strumentalizzata da altri. il problema è che già oggi i lecchini di turno chiedono il voto per la stesa crecca. vergona!

  5. Scusate. Ma è vero che un negozio che doveva aprire sabato scorso in via della repubblica è stato costetto al rinvio a causa del comune di Sulmona?

  6. Votare prima possibile, con candidati non della zona ma chiesti in prestito da ogni parte d Italia e Europa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*