Lo stadio Ricci che non c’è

Lo stadio Ricci che non c’è. E’ il caso di dirlo perchè pensare che la sua prima squadra, quei Nerostellati che hanno fatto tanto sognare, sia costretta a disputare la sua ultima partita in casa, ma nei fatti fuori, è tutto dire. Il 5 maggio, infatti, la prima squadra pratolana sarà costretta a migrare a Raiano per i play out contro il Miglianico, un match di salvezza per restare in Eccellenza. Almeno è questa l’ipotesi. La causa pare sia la condizione in cui versa lo stadio pratolano con la tribuna inagibile (e già si sapeva) ed una manto erboso di certo poco invidiabile. Questa mattina soltanto la “cooperativa”, alla quale è stata affidata da poco la manutenzione, si è cimentata con il taglio, ma ciò non basta.

D’altronde quella del Ricci è diventata una quasi epopea a partire proprio dalla tribuna, come già detto, dichiarata inagibile a seguito di alcuni sopralluoghi effettuati dall’amministrazione Di Nino poco dopo l’insediamento. Che un intervento generale dovesse in qualche modo farsi, d’altronde, era stato già ipotizzato quando i Nerostellati avevano raggiunto alti livelli. Da allora nulla è stato fatto o quantomeno l’amministrazione attuale ha provveduto a partecipare ad un bando per il reperimento dei fondi necessari a dare una ristrutturata generale. Ma si sa quali sono i tempi in questi casi.

Alle scarse condizioni di sicurezza dello stadio, inoltre, si è aggiunto poi il latente conflitto sopraggiunto tra Nerostellati stessi e la Virtus Pratola, l’altra società calcistica del paese, con la quale non si è raggiunto un accordo per la gestione comune del bene. La Virtus, poi, si è ritirata dal campionato in cui militava lasciando l’impianto all’altra società alla quale la struttura è stata “sottratta” dal primo aprile scorso causa la scadenza della convenzione temporanea sottoscritta a settembre, era più o meno l’inizio del campionato.

Dunque il 5 aprile si è disputata  l’ultima partita al Ricci, da allora non si è fatto più nulla, la manutenzione del campo è stata sospesa con l’impossibilità, addirittura, di svolgere gli allenamenti. Fino a ieri, appunto, a seguito delle polemiche che sono state sollevate a riguardo  durante il consiglio comunale. Il lavoro da fare pare, però, ampio, non basta un taglio insomma. Così la squadra ancora una volta, memore delle trasferte nelle vicina Sulmona ai bei tempi, è costretta a migrare altrove.

“Con lo sport non si fa strumentalizzazione politica – ribatte il sindaco Antonella Di Nino alle polemiche -. Abbiamo ripreso in mano la struttura da pochissimi giorni – e in un post pubblicato su Facebook sottolinea -. Già da questa mattina sono iniziati i primi lavori di manutenzione con il taglio dell’erba e la sistemazione del manto erboso che sarà a posto per lo spareggio. Non abbiamo certamente ereditato un manto in condizioni ottimali, ma in questi giorni gli interventi che abbiamo programmato lo renderanno ‘idoneo’ ad ospitare la prossima e decisiva partita della squadra, alla quale auguriamo di centrare l’obiettivo della permanenza nel campionato di Eccellenza”.

Simona Pace

 

 

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