L’umanità del “Che” raccontata dal fratello Juan Martin Guevara

Juan Martin Guevara, fratello del ben più celebre Ernesto, ha incontrato questa mattina la città di Sulmona per presentare il suo libro “Mio fratello il Che”. La presentazione si è svolta nella sala conferenze della Cgil, che attraverso le parole di Pietro Campanella si è detta estremamente onorata di ospitare l’evento. Una sala particolarmente gremita, un pubblico di tutte le età, sorprendente la risposta della città per un evento organizzato in meno di quarantotto ore, segno forse che quando la proposta culturale è di qualità non manca certo l’interesse.

Juan Martin è in Italia per un tour di presentazione del suo libro, già tradotto in dieci lingue, e che da settembre sarà disponibile anche nella nostra lingua. Ha raccontato come è nata l’idea: “Volevo umanizzare la figura di mio fratello, partendo dal contesto familiare. Spesso viene visto come un Dio, mentre lui era solo un uomo, come tutti noi, quindi le sue gesta sono tutt’ora perseguibili”. Un esempio che grazie a questo libro si avvicina alle persone comuni rendendo così afferrabili i suoi ideali.

Ha parlato delle sue origini Juan Martin Guevara, della sua famiglia, spesso descritta come ricca e aristocratica, nulla di più falso. Era sì  sui generis, “rotturista”, fuori dagli schemi, molto attenta alla cultura, ma appartenente alla classe media, non certo alla ricca aristocrazia argentina. Il padre sognatore, la madre attenta alla disciplina e pragmatica, sono stati fondamentali per l’indole di Ernesto, “un idealista con i piedi per terra”.

Poi il racconto del Che Guevara rivoluzionario: “quando sono andato a La Havana per incontrarlo mi sono accorto che avevo lasciato un fratello e trovato un comandante”. Molte le domande alla fine dell’intervento di Juan Martin sui temi più diversi, dall’eredità politica del Che, allo stato attuale di Cuba, al mondo ai tempi di Trump, ai rapporti con Fidel Castro e alla mercificazione dell’immagine del fratello rivoluzionario, finita finanche tra le mire promozionali di una nota casa automobilistica tedesca per la perplessità di capitalisti e ferrei comunisti.

Guevara ha spiegato, inoltre, che: “Ernesto è stato un rivoluzionario marxista-leninista che ha combattuto per le sue idee mettendoci innanzitutto il suo corpo. Oggi la sua immagine è ancora molto potente ma va riempita di contenuto, con le azioni, le idee e le parole del Che”.

Dopo la presentazione qualche passo per Corso Ovidio e l’aperitivo a chilometro zero nella sede di Terra Viva offerto dal consorzio stesso, con vino, salumi e formaggi locali.

 

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