“L’uomo più buono del mondo” a New York, il docufilm su Tresca nella Grande Mela

L’esordio a Sulmona ed ora l’approdo a New York: è un percorso parallelo e obbligato quello che “L’uomo più buono del mondo”, il film di Angelo Figorilli e Francesco Paolucci dedicato a Carlo Tresca, sta seguendo. Sulle orme della sua musa, infatti, il documentario che vede tra gli altri la partecipazione dello scrittore Maurizio Maggiani, sarà proiettato lunedì prossimo nella Grande Mela, ospite della Casa Italiana Zerilli-Marimò all’interno della New York University.

Un appuntamento importante, con un parterre prestigioso che vedrà la presenza, oltre che di Figorilli, di Stphen J. Cerulli, ricercatore della Fordham University specializzato nella diaspora italiana negli Stati Uniti; Alxander Stille giornalista ed editorialista di primissimo piano a New York (con collaborazioni in Italia con Repubblica) e, soprattutto, Dorothy Gallagher, autrice, nel 1988, della prima biografia di Carlo Tresca (All the right enemies).

“Si chiude in qualche modo un cerchio dopo l’esordio a Sulmona a gennaio scorso – spiega Figorilli – con la proiezione e presentazione di questo lavoro a New York dove Tresca ha vissuto ed è stato ucciso e dove Tresca, ancora oggi, è considerato uno dei più importanti rivoluzionari d’America”.

A New York, il giornalista, scrittore, sindacalista, antifascista e rivoluzionario sulmonese, venne ucciso l’11 gennaio di ottanta anni fa, in circostanze e da mandanti che ad oggi restano ancora avvolti nel mistero.