Mafia dei pascoli, l’inchiesta dell’Espresso

Ce ne eravamo occupati, con Il Germe, due anni e mezzo fa, quando nel primo numero del trimestrale pubblicammo un’inchiesta dettagliata che ricostruiva passaggi e storie di un Abruzzo sempre più infiltrato dalla criminalità organizzata. Nei campi e soprattutto nei pascoli, quelli che le mafie, e non solo, sfruttano per ottenere contributi comunitari.

Ora la cassa di risonanza è arrivata su uno dei principali giornali d’inchiesta italiani, L’Espresso, che nell’ultimo numero dedica un ampio servizio all’argomento.

“La mafia nella valli dell’Abruzzo” è il titolo dell’approfondimento firmato da Antonio Fraschilla e Chiara Sgreccia e che in quattro pagine “in esclusiva” ripercorre le storie da noi già raccontate: le intimidazioni, i roghi, le “missioni” di “allevatori con la valigetta” che vincono aste e desertificano i pascoli.

L’Espresso dà voce ai protagonisti di una battaglia che dura da anni e che nessuno o pochi sembrano ascoltare: la ricercatrice Lina Calandra, innanzitutto, che fu quella che la vicenda degli affitti fittizi dei terreni per ottenere contributi europei, scoprì anni fa. E poi gli allevatori, a partire da Nunzio Marcelli di Anversa, che spiega come il fenomeno sta sempre più allontanando le persone da questo mestiere e come esso rischi di creare un vero e proprio deserto.

Sul territorio, dice L’Espresso, l’opera di clan dei casalesi, foggiani e i siciliani dei Nebrodi, come d’altronde dimostrò l’inchiesta collegata della procura di Siracusa, tra le cui carte spuntarono una quindicina di Comuni abruzzesi coinvolti, alcuni anche in Valle Peligna, lì dove, dal carcere di Sulmona, i mafiosi davano indicazioni su dove e cosa comprare.

3 Commenti su "Mafia dei pascoli, l’inchiesta dell’Espresso"

  1. Sembra che sia un problema solo di soggetti provenienti dal sud ma di tutte quelle fantomatiche società del nord che per anni hanno imperversato nei pascoli non se ne parla? Che qualcuno del ministero ne sa qualcosa non se ne parla? Che il controllo qui in Abruzzo è inesistente non viene mai acclarato?

  2. Invece un controllo sui boschi,concessioni e progetti?

  3. … e chi glieli affitta i pascoli a questi “ galantuomini allevatori con la valigetta” che vincono le aste e desertificano i pascoli?
    Queste famose ASTE… da chi vengono pubblicate e bandite?
    Perché si continua a girare da anni attorno alla problematica, a gridare al lupo al lupo, e poi si fa poco o nulla per risolverla definitivamente.
    Dove sono ubicati i pascoli affittati… in quali Comuni ne ricadono i territori interessati dal fenomeno nella Valle Peligna?
    E poi visto gli allarmi e preoccupazioni gridate ai quattro venti, e da anni, dagli Allevatori locali, delle loro associazioni, dagli articoli della stampa… perché continuano ad affittare?
    E la politica non ha nulla da rimproverarsi?

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