Mala gestione e macchinari fatiscenti: sciopero alla Marelli

Sarà una giornata agitata quella di domani, 13 gennaio, all’impianto Marelli di Sulmona. La Fiom-Cgil, infatti, ha proclamato lo sciopero di otto ore per i quattro turni lavorativi previsti. Una protesta che monta a causa, a detta dell’organizzazione sindacale, dell’opaca gestione dell’azienda e di tutte le ripercussioni che essa porta agli operai dello stabilimento sulmonese.

“Cambiano le proprietà, cambiano nome e gestori ma il modus operandi aziendale rimane invariato – si legge nel comunicato -. Trovare il capro espiatorio dei problemi cronici dell’officina. Come FIOM condanniamo fermamente l’accanimento aziendale nei confronti di pochi per mascherare i problemi diffusi”.

“Per coprire un meccanismo perverso e sbagliato – prosegue la nota -, che nasconde problemi strutturali legati alla mala gestione decennale, macchinari resi sempre più fatiscenti e sempre meno produttivi, e con pretese di efficienza praticamente impossibili senza reali investimenti e adeguamenti strutturali, sommato ad una gestione dello scarto in officina, assolutamente opaca e lasciata all’improvvisazione, l’azienda tenta, come ha già fatto atre volte, di addossare le colpe tutte sui singoli, ultimi gradini della scala, facendo finta di non rendersi conto che il problema nasce e si ingigantisce altrove. A nostro avviso con questa operazione si creano i presupposti ed il precedente per scaricare le mancanze gestionali e i problemi strutturali dello stabilimento di Sulmona sui lavoratori, partendo da qualche responsabile per poi arrivare agli operai, tentando di spostare l’attenzione dai problemi reali”.

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