Maltrattamenti in famiglia, figli minori in struttura protetta

Sarà una struttura protetta la nuova casa per i due figli minori di una coppia, residente in Valle Peligna, a cui è stata tolta la potestà genitoriale per via dei maltrattamenti e delle angherie da parte del padre, un trentaseienne, nei confronti della ex compagna, nonché madre dei due minorenni e di un terzo figlio, che ha compiuto la maggior età.

La scelta è stata presa dopo che il tribunale per i Minorenni dell’Aquila aveva già sospeso la potestà genitoriale all’uomo. Una decisione scaturita dal fatto che le condotte violente da parte dell’uomo, nei confronti dei figli, sarebbero avvenute anche in presenza della donna. L’uomo avrebbe imposto ai suoi figli l’obbligo di svolgere costantemente attività fisica. Nel turbine di maltrattamenti figura anche un episodio in cui il padre dei tre avrebbe spaccato una stecca da biliardo sulle gambe di uno dei figli.

La sospensione della potestà genitoriale non ha permesso ai due minori di costituirsi parte civile nel corso dell’udienza preliminare, celebrata davanti al gup del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli. Il giudice per le udienze preliminari non ha ritenuto ammissibile la costituzione dei due come parti civili, in quanto affidati ai servizi sociali. Discorso diverso per la madre, vittima di maltrattamenti e assistita dall’avvocato Arselinda Shoshi, che ha potuto costituirsi parte civile.

L’accusa parla di un vero e proprio incubo subito dalla donna e dai tre figli. Vessazioni andate avanti per dodici anni. Un incubo iniziato nel 2007, per la moglie, ed andato avanti fino al 2019. Angherie subite per un lustro anche dai figli di 6, 8 e 12 anni all’epoca di fatti. L’ipotesi è quella del reato di maltrattamenti fisici. Da una forchetta infilzata sul ginocchio della compagna, alla presenza dei bambini, ai pugni e i calci in pieno volto, mentre quest’ultima dormiva. Poi la sassaiola, in montagna, con la donna incinta colpita anche da un pugno. Vessazioni anche psicologiche, con i movimenti della ragazza sempre sotto controllo, così come le amicizie e le frequentazioni. Poi la fuga dell’uomo dall’abitazione nel 2019, senza provvedere al sostenimento dei figli.

1 Commento su "Maltrattamenti in famiglia, figli minori in struttura protetta"

  1. Un altro caso di dramma familiare che ci riempie le notizie! Bravissimi i giudici, tolti i figli da un padre che li obbliga a fare sport costante e da una madre vittima di angherie da dodici anni, naturalmente senza lasciarli con nessuno. Evidentemente la potestà genitoriale è più importante della pace familiare, o meglio, della pace di chi subisce le vessazioni. Complimenti anche alluomo per aver trovato il modo di fuggire dallabitazione nel 2019, probabilmente per sfuggire alla bolletta dellenergia dopo aver rotto la stecca da biliardo. Un grande applauso al Tribunale per aver creato una struttura protetta per i due bambini, sperando che sia meno angoscianti delle angherie subite in casa. Bravissimi!hẹn giờ online

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