Venerdì 8 marzo il Laboratorio d’arte MAW compie cinque anni e si apre alle suggestioni dell’arte orientale ospitando un evento speciale che affonda le radici in una millenaria tradizione: un Mandala per la Pace e per colorare una data importante.
Dal Monastero di Gaden Jangtse Tsawa nel Karnataka (India), in collaborazione con l’Istituto Samantabhadra di Roma e con il patrocinio del Comune di Sulmona, due monaci tibetani realizzeranno un Mandala di sabbia nello spazio della Galleria dal pomeriggio di venerdì alle ore 17,00 e durante le giornate di sabato e domenica, per poi effettuare la suggestiva cerimonia finale della dissoluzione dell’opera domenica pomeriggio alle 16,30.
Un incontro immersivo con una delle espressioni più belle e singolari della filosofia buddista e dell’arte tibetana che per tre giorni, attraverso un paziente e affascinante lavoro di creazione, darà vita ad un’intensa esperienza poetica e spirituale, pervasa dagli alti valori di un’antichissima cultura.
I Mandala tibetani sono raffigurazioni complesse e dettagliatissime che rappresentano, nel loro processo di creazione, la preghiera, la pazienza e l’attenta considerazione. Composti da forme geometriche e da una moltitudine di simboli spirituali, sono tracciati con polveri e sabbie colorate e vengono utilizzati come strumenti per benedire la terra e i suoi abitanti e per portare pace e armonia.
Ma soprattutto i Mandala sono oggetti effimeri, transitori, destinati alla dissoluzione, che si collegano ad un concetto cardine del buddismo: l’impermanenza di tutte le cose. Una volta terminata la lunga e rigorosa costruzione, infatti, il Mandala viene cancellato e così faranno i monaci ospiti del MAW che, conclusa la loro opera, eseguiranno una suggestiva cerimonia che vedrà il disfacimento e la donazione delle sabbie a tutte le persone presenti come speciale benedizione.
S.M.
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