Melilla: “Treno non stop Pescara-Roma”. Un’altra minaccia per le zone interne

Ci ha fatto persino un manifesto e in coda ci ha scritto che è “per i pendolari abruzzesi”. Ma meglio avrebbe fatto a scrivere per i pendolari pescaresi, perché la proposta che il parlamentare Gianni Melilla, originario tra l’altro di Pettorano sul Gizio, fa sui collegamenti ferroviari tra Roma e Pescara è una proposta “non stop”. Cioè una “freccia” che colleghi Pescara con Roma, senza fermare né a Sulmona, né ad Avezzano. Per buona pace delle zone interne e soprattutto dei tanti pendolari che da queste si recano quotidianamente nella capitale per studio o per lavoro.
Il deputato di ArticoloUno chiede in particolare almeno un viaggio di andata la mattina e uno di ritorno la sera, da Pescara ovviamente. “Riprendiamo la nostra lotta per salvare la relazione ferroviaria Pescara Roma con un treno veloce” scrive sul suo profilo Facebook, ignorando tutte le battaglie fatte anche a livello regionale per inserire nel tragitto almeno qualche fermata tra i monti.
Quelle per intendersi che hanno permesso di attivare i cosiddetti “regionali veloci” in partenza da Sulmona alle 6:19 e alle 10:19 con arrivo a stazione Termini per una percorrenza di 2 ore e 26 minuti e alle 8:26 con arrivo a Tiburtina in 2 ore e 29 minuti.
Come nel caso dei collegamenti diretti Pescara-L’Aquila che dovrebbero passare per la bretella di Pratola, anche qui vale il principio dei chilometri conteggiati nel contratto di servizio, che quelli sono e quelli dovranno restare. Insomma attivare un treno non stop da Pescara a Roma e ritorno, farebbe inevitabilmente saltare almeno due dei collegamenti attualmente esistenti tra Sulmona e Roma.
Per i “pendolari abruzzesi”, pardon pescaresi, sicuramente un vantaggio.

3 Commenti su "Melilla: “Treno non stop Pescara-Roma”. Un’altra minaccia per le zone interne"

  1. Ovviamente anche per l’onorevole è scattata la campagna elettorale.
    Si cavalca l’onda… poi fa poca differenza se si scrive treno per i pendolari “NON” abruzzesi (MA di fatto pescaresi),e questo perché anche questa volta il bacino di “PESCA” deve essere il più basso possibile, come è anche ovvio che il manifesto è più per la costa che per l’entroterra montano, dove il solo nominare il suo nome evoca “indimenticati ricordi per il territorio”, cioè nessuno; ma la “bontà e riconoscenza proibita”, non mancherà certamente.

    Onorevole… ma “ci” faccia il piacere!!!

    Onorevole… (la lascio completare a lei)

    Elettori a noi la matita…facciamone un saggio uso.

    E restiamo sempre tranquilli… 😎😒😤

  2. Gianni. Melilla | 8 Novembre 2017 at 13:38 | Rispondi

    Il vostro articolo si basa su dati inesatti.
    Oggi tra Pescara e Roma ci sono più di 20 fermate ci si mette quasi 4 ore e dunque il treno non ,o prende più nessuno. Mentre partono ogni giorno .decine e decine di pullman da Pescara a Roma, da Sulmona a Roma, e da Avezzano a Roma NON STOP
    La mia proposta prevede di affiancare alle 6 coppie di treni Pescara Roma con tantissime fermate intermedie in Abruzzo e nel Lazio, un treno veloce , tipo i vecchi RAPIDI, che parta da Pescara ( con due sole fermate a Sulmona e Avezzano) e arrivi alla stazione Termini ( e non Tiburtina) di Roma in meno di 3 ore. Solo migliorando il servizio si può essere competitivi evitando che la relazione Pescara Roma faccia la fine della Pescara Sulmona Napoli. Dunque sto difendendo la Pescara Roma, di cui è parte integrante Sulmona. Entre Pettirano non c’entra NIENTE perché è sulla linea per Napoli purtroppo chiusa da molti anni

  3. Copio ed incollo dal profilo FB dell’onorevole:

    Ci sono risorse finanziare per modificare il tracciato (1). Ma un treno non stop tra Roma e pescara sull’attualw infrastruttura potrebbe impiegare 2 ore e mezza (2).

    Assolutamente no, Sulmona e Avezzano sarebbero coinvolte (3), ma non è possibile prevedere per un treno veloce una ventina di fermate in piccoli comuni.

    Non parlo di una freccia rossa ne di alta velocità impossibili sulla linea per Roma. Parlo di un treno veloce. Il rapido negli anni 70 impiegava 3 ore daPescara a Roma con 4 fermate a Chieti, Sulmona, Avezzano e Tivoli (4).

    Sto solo parlando di un collegamento veloce, che naturalmente fermerebbe ad Avezzano (N.D.R.: e Sulmona) e porterebbe i tempi di percorrenza da Pescara a Roma sotto le 3 ore

    Potrebbe fermare solo aSulmona ed Avezzano mentre oggi ha più di 20 fermate!!

    Le risposte non sono in ordine cronologico ma delle risposte andrebbero comunque date:
    1) Quali le risorse finanziarie?
    2) 4) 5) 2h e ½ per 2 fermate (Sulmona, Avezzano), quando negli anni 70 con 4 fermate ci volevano 3 h – 2 fermate in meno (Chieti e Tivoli), stessa linea zoppa, treni equivalenti… quali benefici? Teoria? 1/2 di viaggio in meno???
    3) La risposta 3) cozza con la 2)… no stop PERM o 3 fermate?

    Una maggiore precisione e cautela nel rispondere non sarebbe male.

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