La Shoah raccontata ai più piccoli, ma senza turbamenti, toccando le corde giuste grazie a uno scrupoloso lavoro pedagogico. Una mission difficile ma possibile, che la scuola dell’infanzia Celidonio di Sulmona ha intrapreso con i suoi piccoli studenti di cinque anni. Il tutto senza fare riferimenti espliciti alla deportazione, ma facendo iniziare a intraprendere un graduale percorso di sensibilizzazione riguardo una delle pagine più tristi della storia.
“Siamo state rispettose delle terminologie da adottare – spiega la maestra Nadia DI Gesualdo -. Non si potevano turbare i loro animi”.
Sono stati due i progetti portati a termine dai piccoli studenti e dalle maestre del plesso scolastico di Sulmona: il primo in ricordo della vicenda di Anna Frank, partendo, ovviamente, dalla memoria (quella messa nero su bianco) del celebre diario della ragazza olandese.
“Siamo partiti dal compleanno di Anna Frank – prosegue la Di Gesualdo – fino ad arrivare al diario. Poi, in questo progetto abbiamo anche affrontato i momenti in cui Anna si nascondeva. Abbiamo parlato del momento in cui è stata portata sul treno, ma senza dire la destinazione. Abbiamo lasciato un finale aperto”.
L’altro, invece, riprende i carretti della solidarietà raccontati da Orlando Baroncelli. Simbolo di quella fratellanza e umanità sconosciuta nei lager di Birkenau e Auschwitz, ma non solo.
“Nel camminare con questo carretto lungo le strade del paese – continua la maestra Di Gesualdo -, i bambini facevano scambi di alimenti, a causa della sofferenza portata dalla guerra. Una famiglia dava il pane, un’altra la legna, un’altra la farina. E questo è un altro tassello fondamentale che abbiamo fatto apprendere ai bambini, ovvero quello della solidarietà”.
Un carretto portato simbolicamente davanti al vicino Carrefour in via L’Aquila, dove i piccoli protagonisti hanno distribuito dei biglietti con messaggi di solidarietà ai passanti. Perché conoscere è necessario, ad ogni età.
Complimenti per questa iniziativa!