L’invito a pranzo è arrivato solo qualche giorno fa, dopo un anno intero di digiuno forzato. “Un invito del tutto inutile – spiega il rappresentante d’Istituto, Giuseppe D’Angelo – visto che mancano pochi giorni alla chiusura del servizio, prevista a fine maggio”.
Eppure da tempo genitori e non solo reclamavano un cambio di menu per le scuole dei loro figli, richiesta concordata tra l’altro con le due ditte affidatarie dell’appalto, ma respinta dalla Asl.
E nonostante quella di proporre menu diversi, rientri tra le prerogative della commissione Mensa costituita lo scorso anno, e con due anni di ritardo rispetto a quanto previsto, dal Comune di Sulmona.
Commissione fantasma, in realtà, o quasi: in un anno solo un paio di riunioni, ma soprattutto nessun controllo, nessun sopralluogo, nessuna visita sui banchi delle mense e nei centri di cottura dove, pure, gli “007” si sarebbero dovuti recare per svolgere il loro compito. Neanche dove, un anno fa, i Nas misero i sigilli al centro di cottura della Ep a Pratola.
Anzi: la commissione Mensa, ad oggi, non ha neanche un presidente eletto. E i suoi 23 membri, tra rappresentanti del Comune, dei docenti, i dirigenti scolastici e dei genitori, non sanno neanche a chi fare riferimento.
Eppure il regolamento, approvato l’estate scorsa, prevedeva che i componenti della commissione dovevano recarsi, almeno una volta ogni tre mesi, nel centro di cottura e, almeno una volta al mese, nei locali refettori dei plessi scolastici (locali scolastici annessi e adibiti alla somministrazione pasti) per l’assaggio dei cibi distribuiti, sotto la supervisione di un docente referente e previa autorizzazione del dirigente scolastico.
Neanche uno dei quindici accessi a mensa che avrebbero potuto fare al massimo in cinque, è stato fatto. Niente di niente.
Ecco perché l’invito a pranzo ricevuto nei giorni scorsi, appare più come una presa in giro, un atto dovuto per dire “l’abbiamo fatto”.
Ma non è questo lo scopo della commissione, non quello di timbrare un cartellino. Piuttosto di capire se il servizio è rispondente ai criteri dell’appalto, se il cibo è di qualità e di gradimento: “Sono arrivate diverse lamentele, almeno in alcune scuole – continua D’Angelo – non solo dai ragazzi, ma anche dagli insegnanti”.
Con questo feedback inesistente, ora, il Comune di Sulmona si appresta a rinnovare l’appalto per due anni (la gara era tre più due): occhi chiusi e naso tappato. E la solita minestra.
Fino ad oggi questa amministrazione ha portato a termine qualcosa? Chiedo per un amico
nulla caro THE CLOWN…mi spiace dirlo ,son peggio DELLA CASINIIIIII!!!!!!!!!!!!
povera città MARTORIATA PER ALTRI 5 ANNI…CON STA GENTE