Mense: il Comune prepara il nuovo “menu”. Gara europea entro il prossimo anno

Nessuna proroga, se non una prettamente tecnica, per la refezione nelle scuole di Sulmona. Nonostante l’ipotesi di un rinnovo biennale fosse previsto nel primo bando di affidamento triennale, il Comune di Sulmona ha deciso di fare un’altra gara che sia in grado, già dall’anno scolastico 2023/2024, di fornire un nuovo servizio in tavola.

L’altro giorno, così, è stato nominato un supporto al Rup, ovvero un esperto che dovrà aiutare il funzionario comunale a redigere la gara europea che avrà questa volta durata quadriennale per un valore di oltre 2 milioni di euro. La scelta, in particolare, è caduta sul dottor Antonio Mannella, che di mense scolastiche si è già occupato in passato sotto altra veste e che ora dovrà impostare termini e condizioni del nuovo servizio.

L’attuale appalto, affidato nel 2019, scadrà infatti il prossimo 7 gennaio (i primi tre mesi di quest’anno scolastico sono slittati per le chiusure dovute al Covid) e in teoria, stando all’appalto stesso, sarebbe stato possibile un rinnovo per altri due anni all’associazione temporanea d’imprese (composta dalla EP e dalla Coselp) che se l’era aggiudicato (senza concorrenza nei fatti).

Nel frattempo, però, le cose sono cambiate: la EP, che gestisce due terzi dell’appalto rifornendo cioè i circoli didattici dell’Ovidio-Lombardo-Radice e della Di Stefano-Serafini, ha accusato quest’anno un calo dei pasti, dice, del 30%; tant’è che nei giorni scorsi si è aperta una vertenza con la Cgil per una presunta riduzione unilaterale dell’orario di lavoro degli addetti, circostanza che però la EP ha rigettato sostenendo che si tratta solo di una riorganizzazione. In compenso la Coselp ha aumentato il numero di coperti di almeno cinquanta pasti: uno spostamento dovuto soprattutto al calo delle iscrizioni alla Lombardo-Radice, decimata dall’inadeguatezza delle sue sedi scolastiche, sballottate da anni tra confettifici (ora chiuso) ex Cescot e ex Croce Rossa e il contestuale aumento delle iscrizioni nel circolo Mazzini-Capograssi che è gestito dalla ditta pratolana.

Sono cambiate poi le sedi di somministrazione dei pasti, con l’accorpamento della primaria Di Stefano e della media Serafini in un unico plesso e la chiusura del confettificio. Senza contare quelli che da qui a settembre prossimo, saranno gli aumenti delle materie prime e il peso dell’inflazione che, sicuramente, costringerà a rimescolare le carte in tavola e stabilire nuovi criteri e nuovi prezzi.

L’incarico al Rup durerà presumibilmente due mesi a partire da oggi, sicché per i primi mesi del prossimo anno dovrebbe essere avviata la nuova gara europea quadriennale, con gli ultimi mesi di mensa di quest’anno che saranno verosimilmente affidati agli attuali gestori in proroga tecnica.

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