Mense, l’impresa dei buoni pasto: poss e portale in tilt

L’esordio a tavola, domani, sarà una vera incognita per gli studenti delle scuole di Sulmona. Perchè tra diete speciali “congelate” , l’impossibilità di pagare i buoni pasto e il disappunto sull’obbligo di usufruirne, non si sa chi, quanti e come, potranno sedersi a tavola.

Il disagio maggiore è quello del pagamento del buono che, da quest’anno, avrebbe dovuto essere tutto digitalizzato. Con tanto di applicazione da smartphone che sostituiva gli odiosi blocchetti da ritirare all’economato di palazzo San Francesco.

L’applicazione, però, non è pronta: né per smartphone, né per computer, perchè come lo stesso Comune ammette in una comunicazione dell’ultima ora “il pagamento online dal portale informatico Ristocloud non è funzionante”. Per ovviare al non piccolo incoveniente tecnico, così, il Comune aveva invitato questa mattina i genitori a regolarizzare iscrizioni e pagamenti al servizio presso gli uffici decentrati dell’ex caserma Pace. E solo che neanche qui è stato possibile mettersi in regola, perchè, tra la furia dei genitori, il Comune ha dovuto prendere atto che il poss (ovvero il pagamento con carte di credito o bancomat) non funzionava. In contanti non se ne è parlato proprio di pagare e il bonifico su conto corrente, che qualcuno ha chiesto di poter effettuare, avrebbe richiesto il pagamento, la scansione della ricevuta e l’invio tramite pec al Comune e alle scuole.

Mentre con lacrime amare qualcuno rimpiangeva i blocchetti da comprare ad Armando (l’addetto dell’economato) e qualcun altro ripassava il calendario per le imprecazioni, è arrivata così nel pomeriggio la comunicazione su Facebook del Comune: Si può pagare con carta di credito e bancomat in un’aula adiacente quella consiliare di palazzo San Francesco, con orari mattutini (dalle 9 alle 14) e pomeridiani (dalle 15 alle 18) tutti i giorni fino al 4 ottobre. A partire da oggi pomeriggio, che però è già passato. Insomma domani mattina bisognerà munirsi di carta di credito e tanta pazienza per versare il dovuto in tempo per il pranzo, perchè, altrimenti, il rischio è che il primo giorno di mensa cominci con una dieta ferrea.

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