Miasmi a Noce Mattei, a giudizio i vertici di Cogesa

Emissioni maleodoranti e insalubri, non corretto trattamento dei rifiuti che “dopo il recupero del materiale ferroso non generava una effettiva ed efficace differenziazione qualitativa nel flusso dei rifiuti che finivano per essere smaltiti direttamente in discarica”,  le bocche di scarico non chiuse correttamente, le saracinesche dell’impianto danneggiate e divelte, mancata pressurarizzazione del Tmb, superamento della capienza dei depositi di rifiuti, non rispetto delle procedure di monitoraggio, e ancora violazioni in materia ambientale e urbanistica, che portarono poi al sequestro del centro di raccolta di Noce Mattei.

E’ un lungo elenco di reati quello contestato, a vario titolo, ai responsabili del Cogesa che la procura della Repubblica di Sulmona ha ora citato a giudizio in base all’esposto che due anni fa presentò il Comitato Morrone.

A giudizio, il prossimo 5 dicembre, andranno l’ex amministratore unico della partecipata Vincenzo Margiotta, il responsabile tecnico di Cogesa Stefano Margani, il responsabile della piattaforma Danilo Ciotti, Davide Amadio responsabile dell’impianto Tmb e l’attuale legale rappresentante di Cogesa per violazioni amministrative.

Gli imputati dovranno in pratica rendere conto dei miasmi che ormai da anni, a fasi alterne, rendono, specie in estate, invivibile le frazioni e non solo adiacenti la discarica e l’impianto di trattamento di Noce Mattei.

Un’inchiesta seguita all’esposto e che portò la guardia di finanza e il Noe dei carabinieri ad un blitz sul sito ai piedi del Morrone, con accertamenti che durarono per mesi e che, secondo gli inquirenti, confermarono la responsabilità del Cogesa dei miasmi.

9 Commenti su "Miasmi a Noce Mattei, a giudizio i vertici di Cogesa"

  1. Sempre ammirati…..ma ultimamente sono proprio orgoglioso da cittadino della Guardia Di Finanza !

  2. … ridimensionate questa discarica nel più breve tempo possibile, riportate il COGESA al:
    “ 2 luglio 1998, Cogesa nasce come Consorzio intercomunale per la gestione dei servizi ecologici e ambientali. A costituirlo sono 25 Comuni della Valle Peligna e delle vallate limitrofe. Alle iniziali attività di trattamento e smaltimento dei rifiuti si affiancano da subito le attività di raccolta che, da raccolte differenziate stradali evolvono nel primo decennio del 2000 in raccolte porta a porta”.
    I rifiuti, gli Aquilani, se li smaltissero sul loro territorio… così come quelli delle altre realtà territoriali Abruzzesi e di fuori Regione.
    Politica incapace e accondiscendente… nessuno escluso, considerato che nulla è cambiato in tutti questi anni. Solo chiacchiere.

    • Concordo con Marco !
      Si ridimensioni immediatamente il Cogesa !
      Ai piedi del monte Morrone ….in una zona naturalmente bellissima
      Hanno creato una discarica enorme !
      Pochi comuni di zona delCircondario e Stop! Il resto vada in zone industriali più vocate per Questo tipo di attività…..e chi pensa sempre ai posti di lavoro sappi che per averne creati al
      Cogesa sicuro se ne sono persi moltissimi nel turismo e nell’agricoltura specie in quella zona!

    • concordo al 100% ottima osservazione.

  3. Maraneseincazzatonero | 11 Novembre 2022 at 15:52 | Rispondi

    Quanta merda ci hanno fatto respirare sti fiji de na mi…tta.

  4. Diritto e rovescio | 12 Novembre 2022 at 09:16 | Rispondi

    Un rinvio a giudizio non è mica una condanna ne tantomeno un considerare valide le accuse della procura.
    Vuol dire solo che le medesime dovranno confrontarsi con le argomentazioni della controparte cioè la difesa. Quindi state dando per scontato il nulla ma soprattutto di rinvii a giudizio terminati con assoluzioni è piena la storia giudiziaria di questo paese. Ed è singolare come molti sono pronti a considerare un rinvio a giudizio come una condanna quando ciò avvalora le proprie idee ma non quando le contraddice. Fortunatamente non spetta ai social o a internet o ai tribunali da bar stabilire la verità

  5. … non stiamo parlando di colpevoli, condanne o reati… tutti da dimostrare in sede di giudizio “ oltre ogni ragionevole dubbio”… se leggi bene, stiamo chiedendo il ridimensionamento della discarica nel più breve tempo possibile “ I rifiuti, gli Aquilani, se li smaltissero sul loro territorio… così come quelli delle altre realtà territoriali Abruzzesi e di fuori Regione“.
    La nascita della discarica consortile dei 25 Comuni “ Peligni” sul sito inopportuno di Noce Mattei, fu ampiamente contestata dalla popolazione locale già allora, anno domini 1998, ma la cecità di alcuni politici unita a pochi interessi privati prevalsero su tutto e tutti.
    Noce Mattei deve essere ridimensionata… e delocalizzata.

  6. tutti questi soggetti, ancora dipendenti, vanno sospesi dagli incarichi in attesa di giudizio. io non mi fido. lavorando dentro questa società come potevano non vedere gli effetti devastanti che causava la loro condotta? seppur magari lecita ma non sentivano la puzza? se la condotta era lecita allora sono incompetenti, se invece hanno commesso illecito sono dei zozzoni.

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