Mini dirigenti, fumata nera in prefettura

Si sono finalmente incontrati ieri in prefettura, i sindacati (Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Csa Ral) e l’amministrazione comunale con l’assessore al Bilancio Stefano Mariani, dopo che il precedente incontro era stato disertato dal Comune, ma il confronto non ha portato a nulla di buono, di certo non ad una soluzione perché lo stato di agitazione del personale dipendente del Comune di Sulmona non si ferma.

Alla base della trattativa non raggiunta c’è la vicenda del Fondo Risorse Decentrate, in pratica l’ente comunale da anni, dal 2010 con esattezza, non ha provveduto a diversi istituti contrattuali, primo fra tutti la progressione economica orizzontale. Non solo, al momento i lavoratori non percepiscono l’indennità di turnazione e reperibilità. Ma il tutto è scoppiato con la questione del prelievo per finanziare dieci posizioni organizzative (i cosiddetti mini dirigenti), 

I sindacati avevano proposto di posticipare al primo gennaio 2020 l’assegnazione di tali somme, ma l’invito è stato declinato per problemi legati appunto alla carenza di figure dirigenziali, da retribuire attraverso il fondo citato. Insomma le organizzazioni sindacali avevano chiesto il ritiro della delibera che decurta queste somme sottraendole nei fatti ai lavoratori.

Dal canto suo l’assessore ha spiegato come l’amministrazione abbia provato a trattare sulla somma da decurtare, non accettata dai sindacati; che a fine anno finanziario “non è possibile differire ulteriormente la destinazione del Fondo”; che ci sono vincoli contabili, contrattuali e procedurali da eseguire per assegnare correttamente le posizioni organizzative.

Le parti non si sono trovate, prosegue lo stato di agitazione.

Simona Pace

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