Multe da San Marino: esternalizzata la gestione sanzionatoria della Polizia Locale

Le sanzioni amministrative per i sulmonesi (o turisti) arriveranno direttamente da oltreconfine, più precisamente da San Marino. E’ questa in estrema sintesi la delibera a firma del Comandante della Polizia Locale, Massimiliano Giancaterino. Infatti il Comune di Sulmona si appresa ad avviare una trattativa diretta sul MEPA per l’affidamento dei servizi di gestione del procedimento sanzionatorio di competenza della polizia locale; ed essendo l’importo massimo del contratto di 138.000 euro (al di sotto della cifra di 150.000 oltre la quale si dovrebbe andare a gara) si tratterà direttamente con la società Sapidata Spa, con sede appunto in San Marino.

Il motivo di questo appalto, come riportato nella determina, è da rintracciare nel fatto che l’attività di accertamento delle violazioni del codice della strada viene condotta in modo talmente gravoso dal personale di polizia locale da dove “accantonare” i servizi operativi. I vigli urbani, infatti, devono farsi carico di tutte le attività di data entry, acquisizione dei dati dei trasgressori, stampare, notificare e rendicontare i pagamenti. Tutto ciò nonostante la presenza negli uffici di un applicativo gestionale della società Maggioli Spa (gruppo di soluzioni che arriva in sostegno della Pubblica Amministrazione). Un carico di lavoro enorme che con l’esternalizzazione verrà pressoché azzerato e rimandato nella terra del Titano dove risiede la società Sapidata (già proprietaria del software Piemme utilizzato per scovare le violazioni al codice della strada) che comunque non avrà poteri autoritativi nella erogazione delle sanzioni.

9 Commenti su "Multe da San Marino: esternalizzata la gestione sanzionatoria della Polizia Locale"

  1. Ma 138000 euri l’anno? Scusate ma quanti agenti si sarebbero potuti assumere con tale cifra e utilizzarli proprio per questo? 5? 6?

  2. Ma a quanto ammonta questo gravoso carico di multe e non solo da gestire giornalmente dagli agenti?
    Esiste già un applicativo (pagato chissà quanto) e lo rottamiamo? È forse obsoleto e si chi lo è?Per multare i limiti di velocità si fa affidamento allo scout speed, si cercherà anche il suo posizionamento?
    Toccherà andare a pagare le multe anche a San Marino? Esternalizzerete anche questo servizio? Si trovano i soldi per tutto, anche da buttare al vento, ma finora non si trovano 4 soldi per comprare un pos qui a Sulmona?
    Detto ironicamente, accettano l’euro? Devo farmi il passaporto?
    Detto seriamente… ma che c….!
    E poi ci si lamentava del Dio del Commercio!!!

  3. Le multe quindi saranno no tax? Chiedo per un amico

  4. Come dice Perplesso, con 138 mila ero l’anno si potevano assumere delle persone.
    Inoltre se proprio si vuole esternalizzare, perchè andare a SanMarino, possibile che a Sulmona non c’è nessuna azienda, anche piccola e giovane, che potesse assumersi l’incarico di inserire le multe su un applicativo? Non c’è bisogna di nessuna competenza specifica … e parliamo di 138 mila euro che se ne vanno dal comune.

  5. Roba da matti, non si sa più come sperperare soldi, fino ad ora come facevano…poi finire a San Marino. Ci sarà l’aggancio di qualcuno per arrivare fino lì di sicuro. Poveri soldi di noi contribuenti!

  6. Luigi Gagliardi | 23 Maggio 2022 at 18:19 | Rispondi

    Fatevi una PEC e richiedete l’annotazione PEC all’ufficio anagrafe, in questo modo le multe devono per forza mandarvele sulla PEC e risparmierete gran parte delle spese di gestione della multa.
    Per assumere persone al comune servirebbe fare un apposito concorso ed inoltre non credo sia una buona idea.

    • Purtroppo non c’è nessun obbligo normativo per l’inoltro a mezzo pec

      • Luigi Gagliardi | 24 Maggio 2022 at 08:09 | Rispondi

        ottimo nickname!

        Circolare 300-A-1500-18-127-9_del_20.02.2018

        la notificazione a mezzo PEC era diventata obbligatoria nel caso in cui l’autore della violazione, il proprietario o altro obbligato in solido ai sensi dell’art. 196 CdS avesse fornito un valido indirizzo PEC all’organo di polizia procedente in occasione dell’attività di accertamento dell’illecito, ovvero avesse un domicilio digitale ai sensi dell’art. 3-bis CAD e delle relative disposizioni attuative;

        • Purtroppo ci sono diverse sentenze successive alla data sopra indicata che riportano tutto il contrario di tutto. È la solita italietta

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