Muore a 43 anni: non si ferma la coda della terza ondata

Ancora 12 morti, tra cui un 43enne: la coda dei lutti della terza ondata non si arresta in Abruzzo, nonostante la diminuzione dell’indice di contagio (277 positivi su 4334 tamponi molecolari processati) e l’alleggerimento della pressione ospedaliera che oggi fa registrare 7 pazienti in meno ricoverati in medicina Covid (per un totale di 585) e 1 in meno in terapia intensiva (71) dove però si registrano 3 nuovi ricoveri.

I decessi complessivi arrivano a 2212 e solo oggi se ne contano 5 nella provincia di Pescara.

I guariti sono 375 con il bilancio degli attualmente positivi che scende di 110 unità attestandosi a 10287 casi.

Se Pescara sconta gli effetti dei contagi delle scorse settimane, tutto lascia presumere che tra qualche settimana il bollettino nero si sposterà sulla provincia dell’Aquila che si conferma la più colpita in assoluto anche oggi con 117 casi, rispetto ai 68 di Chieti, i 62 di Teramo e i 25 di Pescara.

1 Commento su "Muore a 43 anni: non si ferma la coda della terza ondata"

  1. Complimenti ai campioni che a Pasquetta si sono radunati ! Fate schifo

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