Muore a 61 anni, un’altra vittima a Sulmona

Un altro decesso a Sulmona, a distanza di poche ore da quello dell’ex primario di Rianimazione Giancarlo Cipriani: Annamaria Del Monaco, sessantuno anni di Sulmona, è morta ieri sera all’ospedale Annunziata dove era ricoverata nel reparto di Rianimazione.

Anche lei positiva al Covid, ma sembra senza particolari patologie pregresse. La donna era stata ricoverata all’inizio del mese in ospedale dopo essere stata contagiata ed essersi ammalata con una polmonite bilaterale, uno degli effetti più gravi del Covid.

Per venti giorni ha lottato contro il virus, aggravandosi però in modo irreversibile nelle ultime ore, e nonostante il tentativo dei medici di salvarle la vita il suo cuore ha ceduto nella notte.

Un altro lutto che si aggiunge al lungo elenco dei decessi in Centro Abruzzo e che colpisce per l’età, relativamente giovane, della vittima.

11 Commenti su "Muore a 61 anni, un’altra vittima a Sulmona"

  1. La gente muore e poi c’è chi organizza balletti in montagna con tanto di video, oppure chi organizza dei veri e propri pranzi di gruppo nei rifugi di montagna. Il tutto bello documentato con video e foto sui social. Mi chiedo dove sono le istituzioni, i controlli delle fdo, a questo punto anche della polizia postale. Abbiamo fallito tuttie dopo 1 anno abbiamo ancora questo virus e non abbiamo capito nulla

    • Nei rifugi è vietato entrare. Ieri si sono visti tanti post di persone che pranzavano all’interno dei rifugi senza mascherina e chiarimente senza distanziamento visti gli spazi esigui. Le regole ci sono e vanno rispettate: sembra che ormai il contagio riguardi sempre gli altri

    • Ma quale cazzo di distanza di sicurezza, ci stanno foto e video sui social di gente ammassata, non congiunti, e tutti senza mascherina. Poi, anche all’aperto vige l’obbligo di indossare la mascherina! Ed io mi sono rotto le palle dopo 1 anno che ancora non abbiamo capito un cazzo di come bisogna comportarsi!

  2. Ma che c’entra andare in montagna? Il sole e l’aria aperta fanno bene e basta.
    E poi che c’è di male fare un balletto se si rispetta la distanza di sicurezza?
    Caro commentatore sembri uno sfigato

  3. Mirco siete ridicoli o fai finta di non capire. Se vuoi il sole e l’aria aperta sali sul tetto della Tua abitazione. Ma le immagini sai distinguerle?Saluti.

  4. Cerchiamo di esseri razionali. È un anno che siamo chiusi in casa. Abbiamo il coprifuoco, come neanche in guerra.
    Un conto è proteggersi, rispettare le distanze, lavarsi le mani..un altro è sostenere di vietare tutto, persino una passeggiata sulla crocetta.
    Ma secondo voi davvero il virus te lo prendi andando alla crocetta??
    Tra l’altro si giocano i campionati di calcio,i professionisti sciano, nel parlamento si ammassano, e sicuramente si farà San Remo…. e gli sciagurati sono quelli che vanno a camminare o a fare un balletto sul monte Mitra?

    • I calciatori vengono tamponati anche 2 volte al giorno, i comuni cittadini se si sono tamponati 1 volta in 365 giorni e grasso che cola. Il discorso è che siamo tutti possibili untori senza saperlo (asintomatici) e basta una gocciolina di saliva per infettarsi. Balletti e pranzi nei rifugi non sono ammessi dal dpcm e da ordinanza del presidente della regione

  5. I controlli dove sono? | 22 Febbraio 2021 at 16:02 | Rispondi

    Fatevi un giro per i bar e troverete tranquillamente persone che consumano all’interno

  6. durante il colpo di stato in Myanmar il coprifuoco è stato più o meno come quello attuale da noi ( anche se il nostro è in vigore da mesi e quello è durato poco).
    E noi siamo un paese democratico. Spiegatemi a che serve il coprifuoco tutti i giorno dalle 22 visto che amate le chiusure?

  7. Questi commenti dimostrano che la gente non capisce un cazzo. Non parlo solo del covid ma del rispetto delle regole. Se alla crocetta o al rifugio andate in dieci, non venitemi a dire che rispettate le distanze. Oltre che non ci potete andare almeno non prendete per il culo la gente. Senza contare che parte di quelli che vedete al bar ci siete anche voi. Tutti ci siamo rotti di stare in casa.

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