Muore dopo la caduta dalla barella: assolti i volontari della Croce Rossa

Non furono la negligenza né l’imperizia dei volontari a causare la morte di Alba Michelina Orsini, 93 anni, deceduta il 2 dicembre 2023 presso l’ospedale di Sulmona dopo essere caduta dalla barella durante le operazioni di soccorso. Lo ha stabilito il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, che ha assolto “perché il fatto non sussiste” Alessandro Di Salle e Gaetano Liberale, i due barellieri della Croce Rossa finiti sotto processo con l’accusa di omicidio colposo in concorso.

Secondo la ricostruzione emersa nel corso del processo, l’anziana, che presentava un quadro clinico compromesso per disidratazione, era stata prelevata dalla sua abitazione dai volontari della Croce Rossa, su richiesta dei familiari. Durante il trasporto verso l’ambulanza, la barella si sarebbe improvvisamente ribaltata in via Cappuccini, causando la caduta della donna, che riportò un trauma cranico e un’escoriazione alla fronte.Trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Sulmona, la signora Orsini fu sottoposta a TAC e monitorata dai medici, ma il suo stato di salute peggiorò progressivamente fino al decesso.

La Procura aveva contestato ai due soccorritori una gestione negligente delle operazioni di soccorso. Tuttavia, la linea difensiva sostenuta dagli avvocati Alessandro Scelli e Maurizia Lina Sciuba è stata accolta dal giudice: la caduta sarebbe stata causata da un ostacolo imprevedibile presente sulla carreggiata, e non da una condotta imprudente o maldestra dei volontari.

Esce definitivamente di scena anche Antonio Ferrari Nasi, altro volontario della Croce Rossa inizialmente iscritto nel registro degli indagati, la cui posizione era già stata archiviata per non aver preso parte alla movimentazione della barella.

Con la sentenza di assoluzione penale, si chiude dunque il capitolo giudiziario per i tre volontari, ma resta aperto quello civile: l’inchiesta proseguirà per accertare eventuali responsabilità legate allo stato del manto stradale e alla manutenzione della via pubblica su cui è avvenuto l’incidente.