Muore paziente Covid ospitato in ambulanza

Sarebbe morto in seguito ad un arresto cardiaco il paziente Covid preso in carico dall’ospedale di Sulmona in attesa di essere accolto dalla rete ospedaliera Covid. L’uomo aveva passato la giornata di ieri in ambulanza perché i posti per accogliere i pazienti Covid nell’ex pronto soccorso e negli altri ospedali erano tutti occupati. Attilio Caranfa, 80 anni e residente a Roma, era con la moglie a Villalago, paese del quale sono originari. Una volta giunti al paese l’uomo aveva accusato i sintomi della febbre e per questo aveva richiesto il tampone, ma non essendo residente in Abruzzo aveva fatto la richiesta tramite il proprio medico di base a Roma per cui non era stato tracciato come caso Covid a Villalago. L’esito del tampone rapido per l’uomo era stato positivo ed era in attesa dell’esito del test molecolare.

Anche se gli esami dovranno accertare se l’uomo è venuto a mancare a causa Covid o meno, l’accaduto è grave e mostra le lacune del sistema sanitario nella capacità di accogliere i pazienti Covid con sintomatologia. I locali dell’ex pronto soccorso sono di fatto diventati zona grigia dove i pazienti restano però per diverso tempo, mentre la rete ospedaliera Covid regionale, fa fatica a prendere in carico altri degenti.

7 Commenti su "Muore paziente Covid ospitato in ambulanza"

  1. E sono 2 decessi in simile circostanza.
    Ma per la Verì è tutto ok

  2. Infatti….sostiene che è grazie alla Regione e alle ASL che siamo in zona gialla…. e ci sono ancora gli ignoranti che ci credono 😞

    • Ma se in questi paesini di 400 vecchietti abbiamo ancora stazioni con 5 Carabinieri , neanche un infermiere ed un medico in servizio un ora al giorno. Che cosa accadrebbe a Roma se vi fossero 50.000 Carabinieri ed un solo ospedale? Od alla Italia se vi fossero 750.000 Carabinieri ed un solo ospedale per regione? Queste sono le proporzioni. È chiaro che qualcosa si squilibra ma per mancanza di rinnovamenti che dovevano essere fatti da diversi anni.

      • Norma io lascerei il presidio dei carabinieri…anzi li rafforzerei visto il dilagare dei furti ed aggiungerei operatori sanitari. I soldi potrebbero prenderli abbassando gli stipendi ai dirigenti generali della pubblica amministrazione e riducendo i posti agli enti quali agenzia entrate ed inps.

  3. Veiino,con i nuovi mezzi ,sia autovetture o SUV i CC possono raggiungere da Sulmona qualsiasi paese della Compagnia in venti minuti, (anzi adesso ti possono mandare anche un drone) mentre le stazioni ,espropriate alla polizia borbonica, sono rimaste collocate alle strategie operative dei tempi che si viaggiava a cavallo. Il presidio così come concepito, contro il crimine, ormai è meno efficiente di reparti veloci e fluidi con personale giovane. Ciò avviene perché nessuno si è preso mai la responsabilità storica di una riforma , se anche le stazioni non sono state fatte a sufficienza nei quartieri di nuova popolosa urbanizzazione, mentre sono rimaste in questi spopolati paesini antichi dove invece sarebbe di gran lunga più utile un presidio sanitario stabile (anche militare o CRI) con un infermiere H24. Perché le terapie , glicemie,pressioni, punture analisi etc.etc.sono esigenze molto più giornaliere di uno scippo od una rapina ogni 5 anni. Poi ognuno ha le sue opinioni!

  4. Come al solito invece di evidenziare la incapacità dì questa classe politica regionale c’è la prendiamo con i carabinieri!! Annamo bene..e certo un infermerie h24 sai che ci fai ..se nn lo sai basta andare in farmacia per fare i stick per glicemia colesterolo pressione..cerca di svegliarti invece a protestare contro sti cialtroni alla regione che invece di assumere infermieri e dottori si sono aumentati lo stipendio e regalato 6 milioni al Napoli calcio..SVEGLIA!!

    • Caro Pippo non ce la stiamo prendendo con i CC sul territorio, stiamo dicendo che,se arriva una chiamata al 112 per un rapina al bar in piazza a Villalago , immediatamente da remoto dall’Compagnia dì Sulmona fanno alzare il drone che è assegnato a Villalago che in tempo reale monitora la zona individua i ladri dove stanno scappando e dove si stanno nascondendo. Contemporaneamente parte una pattuglia da Sulmona con un drone connessoche gli vola un minuto avanti nel percorso programmato e segnala tutti gli ostacoli sul percorso. Arrivati sul luogo del crimine il drone già gli indica in quale anfratto sono nascosti i ladri ,e li vanno a raccogliere. Non è fantascienza è 5G. Il cavaliere a cavallo od i Carabinieri da quattro amici al bar ormai sono concetti finiti.Il crimine è soltanto tecnologico e la polizia (o carabinieri che siano) pure. Mentre se in questi paesini ci fosse in pianta stabile personale sanitario professionale , invece di andare in tilt, nello sciagurato caso dell’articolo invece di morire in attesa dentro un ambulanza per un disguido burocratico,una persona competente in materia , secondo le normative, avrebbe indirizzato questo caso in maniera diversa già dalla origine.

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