
Era la prima voce del piano dei fabbisogni del personale, approvato dalla giunta, questa in carica non un’altra, appena all’inizio di luglio; punto ribadito nel programma di mandato: il direttore dei musei, però, non rientra più nelle priorità dell’amministrazione Tirabassi.
L’assessora alla Cultura Emanuela Cosentino dice che “c’è stato un ripensamento. L’ufficio cultura ha bisogno di un funzionario – spiega – che faccia più cose, una risorsa dedicata solo ai musei non è opportuna”. Non più, per meglio dire. O, ancora meglio, non più in pianta organica, perché l’amministrazione Tirabassi pensa di inserire il direttore nel bando per la gestione dei servizi turistici, il cui affidamento con l’attuale e omonima cooperativa (molto legata all’attuale giunta) è in scadenza a fine anno. La strategia, insomma, ha spiegato la stessa assessora, sarà quella di esternalizzare il direttore. Senza bisogno di concorsi, gare e mobilità.
Si presume, quindi, che a breve la giunta cambierà quel piano dei fabbisogni del personale, nel cui elenco il direttore dei musei, già previsto dall’amministrazione Di Piero, confermato dal commissario straordinario e ribadito dall’attuale giunta, dovrà essere cassato.
Il problema è che l’iter burocratico della nomina è già in fase avanzata, anzi: con una pec inviata al candidato in pectore, Alessandro Bencivenga, ad inizio giugno, il Comune aveva chiesto a Bencivenga (vincitore di concorso nella graduatoria di Teramo) di prendere servizio dal primo luglio. Invito che lo stesso Bencivenga, per l’impegno già in essere con la scuola in cui insegna, aveva chiesto di spostare a settembre. E così, il Comune, aveva fatto, prevedendo l’assunzione del funzionario-direttore a partire dal primo settembre.
Una procedura che non è stata però più perfezionata, arenata tra le assenze estive e quelle strategiche, trascinata tra un “faremo” e una rassicurazione fino all’epilogo finale.
“E’ ravvisabile una qualche concomitanza tra l’apparizione del mio nome sulla stampa locale e lo stop a questo procedimento? – chiede Bencivenga in una lettera aperta – È ipotizzabile che possa essersi verificato un caso di discriminazione nei miei confronti, dovuto forse alle mie idee politiche, al mio orientamento sessuale o a chissà cos’altro”.
Il caso finirà probabilmente in tribunale, perché Bencivenga con la lettera di richiesta di presa in servizio avrebbe acquisito un diritto a quel posto, tanto più che non si tratta di una scelta discrezionale della politica, ma di una procedura concorsuale: “Mi sembra che sia stata posta una questione di discrezionalità su una procedura amministrativa già avviata che non necessitava a questo punto di una scelta – continua Bencivenga -, essendo già stato individuato dal Comune di Sulmona non per simpatie personali o per altre caratteristiche soggette a potere discrezionale, ma in quanto risultato idoneo in un concorso bandito da altra amministrazione pubblica per posti inerenti allo stesso profilo e categoria professionale, e dunque già sottoposto alla verifica di titoli e al superamento di prove d’esame”.
Capacità e stima che, d’altronde, l’assessora Cosentino aveva riconosciuto a Bencivenga proprio su questa testata quando, ad agosto, ci occupammo dei ritardi con cui si stava (non) procedendo all’assunzione.
Già allora, si era intuito che, nonostante le rassicurazioni, “la gatta stava covando”.
Ma cè gente che ancora perde tempo e soldi ai musei ?capiscolouvre o gogghenaim ma a Sulmona?a guardiagrele?poi mica 1-2 euro.mah…e noi gli paghiamo 2000 euro di stipendio.chiudessere anche la biblioteca tanto non ci va nessuno i libri li scarichi sul cell e costa na tombola averla aperta
Che commento becero.
A parte il fatto che sarei curioso di sapere quante tasse paghi all’anno, ma dovresti parlare di quello che conosci, e non di musei e biblioteche, dove evidentemente non sei mai stato.
Pensi veramente che una biblioteca sia un magazzino di libri?
Che livello
È un magazzino ordinato di libri ,esatto.dove addirittura non puoi neanche scambiare due parole col vicino sennò qualcuno perde il filo sui fratelli karamazov.tra trattenute su stipendio e p iva lascio al sistema circa 70000 euro,non 7000,
Tu quanto paghi di tasse?
Io ne lascio 140000…quindi che facciamo? Siccome ne pago più io decido cosa fare o no della cultura?? Ma veramente??
Chiedilo a Mario,lui ha tirato fuori il discorso tasse.la cultura la decide chi ne ha capacità e competenza.ma deve avere un ritorno economico.soldi pubblici ai film che vanno sotto zero…ma è cultura che ci vuoi fare…stipendi ai direttori delle biblioteche che vanno sotto zero…e ma è cultura…manifestazioni annuali sempre con lo stesso segno politico che vanno sotto zero…e ma è cultura…ma chi decide cosa è cultura e cosa no?tu tulipano sfiorito?con le tue 140000 euro di tasse?fai lo sborone che hai soldi?com’è Mario?sembri quasi un fascista…decide tu per tutti?per questo sei sfiorito,stai decadendo…il nostro Eugenio Montale delle bianchette..studia piuttosto e paga le tasse che poi ti arriva la finanza e altro che museo
Caro Tulipano, pago più tasse di te (se poi ci metto anche le previdenziali, ti doppio).
Per il resto, non è questione di “fare lo sborone” o di stabilire arbitrariamente cosa sia cultura e cosa no. La cultura non è un bene come gli altri: non funziona secondo la stessa logica di un supermercato o di un bar che devono “stare in attivo”. In economia si parla di beni pubblici e di esternalità positive: i musei, le biblioteche, il cinema e tante iniziative culturali generano benefici diffusi per la società (istruzione, coesione sociale, attrattività turistica, identità collettiva) che non si misurano direttamente nei bilanci delle singole istituzioni.
Per questo in tutti i Paesi civili lo Stato e gli enti locali sostengono la cultura con fondi pubblici, proprio perché il mercato da solo non garantirebbe un livello adeguato di offerta. Se chiedessimo a un museo di “fare utili”, avremmo solo grandi strutture private in città ricche, mentre nei territori periferici o nei piccoli centri non ci sarebbe nulla: e invece un museo lì ha un valore enorme, anche se “va sotto zero” nei conti.
Lo stesso discorso vale per le biblioteche, per le orchestre pubbliche, per i festival: la cultura non è un lusso, ma un investimento in capitale umano e sociale. Non genera profitti immediati, ma riduce ignoranza e conflitti, accresce la qualità della vita, attira turisti, stimola innovazione.
Dire che “se va in perdita non serve” significa applicare una logica di impresa a un settore che, per sua natura, deve essere sostenuto collettivamente. Se fosse solo questione di profitti, non avremmo né il Colosseo né la Cappella Sistina né il Teatro alla Scala.
Quindi, più che chiedersi “chi decide cosa è cultura”, bisognerebbe capire che il sostegno pubblico alla cultura è la base di un Paese democratico e civile.
Se poi la questione è che molti musei potrebbero essere gestiti meglio e avere più ricavi, sono d’accordo, ma proprio per questo servono persone qualificate a gestirli.
Cavolo ,scusa non pensavo fossi così ricco.a Sulmona ce ne sono pochi che pagano così tante tasse.beh le tue regole sulla tua cultura valle a spiegare a chi ancora non rientra a casa dopo il terremoto perché le pratiche sono ferme a causa della mancanza di indennizzi,a fa chemioterapici e va in ospedale e non li trova per mancanza di fondi,alla polizia che non ha personale per controlli o gestione software telecamere,agli anziani rimasti soli nella case di riposo a 100 chilometri statali perché non possono permettersi quelle private a Sulmona,a chi è costretto ad andare fuori a lavorare perché il tenore economico non gli consente di trovare opportunità a Sulmona,alla magneti Martelli,agli infermieri del pronto soccorso,etc etc…ci si puliscono il … con Kierkegaard il teatro il museo il centro servizi culturali…a vabbè scusa…tu fatturi due milioni di euro e puoi permetterteli,il problema non ti lambisce minimamente,tu sei ricco…scusa…pagaglielo tu lo stipendio e vacci tu al museo….io vado,come tutte le settimane alla Caritas a dare una mano…bifolco
Tulipano, smettile di sparare accostamenti a caso. I problemi legati al territorio peligno e alla sanità abruzzese non hanno niente a che fare con la questione, e quando si inizia a ragionare nel modo in cui ragioni tu la società diventa un ammasso di coglioni che vivono di pregiudizi e votano Vannacci e Salvini.
Io non vado a gestire il museo perché non ho le competenze per farlo, né lo farei perché sono più produttivo, per me e per gli altri a fare quello che so fare.
Tu, va una volta di meno alla caritas e apriti un libro ogni tanto. Vedrai che anche chi ti sta vicino sarà più contento di avere a che fare con te.
Rinvigorito appassito…tre risposte una peggio dell’altra…prima lo sborone che paga le tasse…poi che la cultura deve avere un attivo…gli altri sono fascisti…pensate a chi sta fuori dal terremoto…va pure alla Caritas!! Che dire? Fa pace con il cervello…se nn si hanno argomenti attinenti al tema da proporre ovvero la nomina del Bencivenga…
Sì sì girateci intorno…così non risolveremo mai nulla.chiedi al compare tuo che fare
La nomina segue un bando a cui rispondi,se hai le caratteristiche competi,chi ha più punti in graduatoria vince e decide se accettare o meno…di quali argomenti hai bisogno.non stai mica facendo la lasagna che hai bisogno di una ricetta che varia da zona a zona.le regole sono le regole e vanno rispettate
Ma che sei laureato in valutazione risposte sui social?dove sta questa facoltà?ci vado pure io.ila professoressa chi era la de crescenzo di Napoli?decide lui chi risponde bene e chi male.arrogante.fai pace col cervello e con noi altri commentatori,per favore senza offendere
Ci vado alla Caritas.come tutti i martedì ,i venerdì e spesso la domenica.tu vai al museo.quante volte sei stato nei musei di Sulmona?a parte quando andavi alle medie?immagino che non hai fatto superiori considerato il livello.il museo più frequentato di Sulmona è quello dei confetti,quello di santa chiara e dell’annunziata messi insieme in un anno non sfiorano la metà delle presenze.chi è il direttore del museo confetti?lo sai?forse attira di più?gestisce meglio il personale?perché ha più del doppio rispetto diocesano d’arte e annunziata?secondo li linee guida scritte ci vorrebbero 4-5 direttori ma perché si parla solo di beni venga?bravissimo immagino.gli altri 4 chi sono?chi li paga?li paga Mario?quello che fattura 2 milioni di euro?se mi rispondete tecnicamente me ne farò chiarezza,altrimenti non capisco perché il primo museo di Sulmona non ha direttori e fa numeri quadrupli al secondo del prof bencivenga,e il 3o, 4o e 5o non c’è l’hanno.a questo punto partecipo pure io tanto se non viene nessuno e provano a cambiarmi ,i partiti di sx mi difenderanno
Esatto.fa lo sborone perché ha i soldi.e noi che non ce li abbiamo che facciamo?li chiediamo al direttore?hai ragione.poi non esiste una nomina,esiste un concorso.la momina è diretta e politica.basta con sta politica dentro tutto gli uffici,ci vuole meritocrazia e selezioni.che argomenti sono attinenti alla nomina di questo bravissimo ragazzo.deve vincere la selezione e poi essere nominato.se vuoi avere un idea sociale più vera vieni anche tu alla caritas
L’ignoranza e la mediocrità di un tale commento rispecchia il degrado della nostra città, il suo totale abbandono, la deriva culturale e sociale nella quale rischia di sprofondare. Non saprei neanche da dove iniziare a rispondere. Non sparo sulla croce rossa.
Esatto.scriviglielo
L’assessore Cosentino….alla cultura…… Siamo seri per favore, la cultura è una cosa seria. Solidarietà al Prof.
Dai dai a casa, avete già dimostrato la vostra bravura, avanti il prossimo
Sindaco Luca Tirabassi, al suo rientro che Le auguro possa avvenire al più presto, REVOCA immediata del mandato assessoriale. La città di Ovidio non può sopportare tali nefandezze per interessi di bottega. Buona guarigione.
“L’Ufficio cultura ha bisogno di un funzionario che faccia piu’ cose “!!!! No assessore, l’Ufficio cultura ha sufficiente personale…..li faccia lavorare meglio e in modo piu’ collaborativo!
Una maggioranza un po’ sprovveduta non si può accettare che un assessore dica c’ è stato ” un ripensamento”
Una banda di gente presa per strada senza competenze e conoscenza delle materie questa è la giunta e la maggioranza che ci governa al comune…ma la colpa è solo nostra… poi andando sullo specifico (la cultura) monumenti con erbacce l’acquedotto con le piante in ogni arco le insegne luminose con le frasi di Ovidio che nn funzionano la famosa giornata del colore ( un bianco nero squallido) ed ora la ciliegina su Bencivenga…andatevene a casa….SUBITO!!!
Cosentino , un nome una garanzia… Caporetto a confronto fu’una grande vittoria. Mi fermo per carità di patria.
è giusto così, non serve un direttore dei musei, per di più imposto dalla precedente amministrazione e per fare cosa non si sa. E comunque non serve nemmeno un ulteriore funzionario alla cultura, già ne sono troppi, le necessità sono negli altri settori, soprattutto tecnico.
Parole sante.i commentatori ,sicuro di sx come la testata,pensano che siccome hanno la barba lunga,un po’ di forfora,il cane e la camicia a quadri,possono uscire dalla festa dell’unità e prerogativa il diritto a esercitare cultura,ma di cultura non ne hanno la minima e lontana cognizione.studiate studiate studiate…e siate umili
Ecco, visto che condivido l’esortazione a studiare (immagino che Tulipano abbia un paio di dottorati di ricerca), faccio notare che Le Linee guida ICOM (International Council of Museums) e le “Linee guida per i musei” del Ministero della Cultura (MiC) prevedono esplicitamente che ogni museo abbia un direttore o responsabile scientifico, figura distinta dal personale tecnico e di custodia.
Inoltre, gli standard nazionali minimi di qualità per i musei (DM 113/2018, ex DM 10 maggio 2001) richiedono che il museo abbia un responsabile con competenze adeguate.
In ultimo, a parte il fatto che il nome non è imposto da nessuno, ma è vincitori di un bando di un altro Comune, ma anche se fosse, se è in gamba qual è il problema? C’è di meglio?
Hanno a che fare e come.non puoi svincolare sanità sociale cultura sport…fanno parte del bene comune…ed è il loro equilibrio che rende una socialità più o meno equa serena ed efficiente.l’equilibrio nasce dall’impegno che spendi per ognuna di loro ma soprattutto dai fondi che hai a disposizione.se sono pochi scegli quelli che ritieni più necessari.cosa c’entra essere ignorante e vite salvini o ascoltare Jannacci.e poi chi ti dice che io non legga o non abbia lauree ?la cultura non puoi neanche misurarla in base a quanti libri leggi.chi ti dice che io non sia un pittore di media-alta professionalità…tu tiri in ballo le tasse e poi il tuo compare ci mette il carico sopra facendo una pessima figura,e io sarei ignorante?sarei quello che genera generazioni di idioti come salvini?beh sé questa è la cultura che ti pervade tienila pure,la tua qultura
Direttori Manager Funzionari Assessori ma dove sono, che fanno, e quali sono i risultati raggiunti.
La nostra Città fortunatamente è splendida senza alcun bisogno dei
Suddetti.
L’Assessora non decide un bel niente. Altri, e altrove muovono le fila, e la città è consapevole e inerme.
A occhio ci saranno 100000/120000 euro di richiesta danni da parte del Prof
Paga Pantalone?
RIPRENDIAMOCI SULMONA
No Champagne, ci sono delle P.E.C, rispondono in solido Sindaco e Assessore al ramo.
La cultura è l’unica arma che abbiamo ! In tutti i sensi . Investiamo in cultura e meno sulle sagre
a Tulipano, io sono di sinistra, non ho la forfora, non ho il cane, non la camicia a quadri, sono molto istruito e vado con orgoglio alla festa dell’Unità non solo, posso comprarla e regalarla un milione di volte e, vede, nonostante tutte le cose stupide che hai scritto, resto fermamente convinto che anche le persone come lei hanno il diritto di esprimersi e difendo pure questo diritto non foss’altro perché godo quando le persone si auto qualificano. Viva l’Italia
Quello è un simpatico stereotipo dell’intellettuale di sx spinta.io mi colloco un po’ più al centro ma tendenzialmente sx.non riesco a capire che ci trovi di così stupido in quello che scrivo.sono Cque contento che difendi i miei diritti di libera parola.cosa cè di così assurdo nell’avere una gerarchia delle
Problematiche di chi mi vive vicino.non posso preferire far i soldi i nostri soldi per i miei vicini di casa che hanno problemi seri ?ci fossero soldi ben venga il teatro e il direttore.ma non ci sono.a parte Mario tutti sti soldi non ca l’ha nessuno.cosa ci sta di così allucinante e perverso?scrivete ,sembra in comune accordo,mossi da qualcuno ,per partito e non per ragione o cuore.altrimenti pratola o dovresti dirmi chi sono gli altri direttori e quanto dovremmo pagarli.poi tu sei di pratola ,nessuno viene a sindacare sul teatro di pratola.attento a non auto qualificarti tu che ci sono tante app che indicano chi sei