“My name is Bri” e 27: arte, serigrafia, zafferano per un workshop “dop”

“My name is Bri”, Bri che sta per Sabrina Gabrielli, l’attesa ospite del prossimo evento dell’associazione 27 di Popoli. “Sin da bambina ho amato disegnare: mi viene più facile che scrivere” si racconta. Ha lavorato come producter designer e poi illustratrice freelance. “Di giorno” fa la visualizer per grandi aziende, “di sera” si dedica alla poster art.

Da questa sua passione nasce l’approccio alla serigrafia che, come si sa bene, è la punta di diamante di 27.  “MynameisBrí è una artista internazionale che realizza gigposter per vari gruppi – spiegano dall’associazione -: Blonderedhead, Belle and Sebastien, Motorpsyco” e altri.  Le due realtà si incontrano così il prossimo 23 marzo nella città delle acque per un workshop ben specifico e che vuole fare da leva alle peculiarità del territorio, sul locale.

Il tema da trattare sarà, dunque,  lo zafferano nel mito attraverso le stampe che Bri stessa porterà a Popoli chiudendo la giornata, a fine lavoro, al  Don Evandro bistrot con una degustazione in linea con l’argomento del giorno, ospite d’onore lo zafferano dop dell’Aquila in collaborazione con il consorzio dello zafferano e degustazione di liquori Rajca di Navelli.

“L’intento è di promuovere attività artistiche che possano muoversi in sinergia con le attività locali – aggiunge Giada Gagliardi di 27 -. Il cibo stesso è arte, rito, creazione e fantasia. Il mito greco – aggiunge – attribuisce la nascita dello zafferano alla storia d’amore tra Croco e Smilace, lui umano e lei una ninfa, amore però osteggiato dagli dei. Ovidio lo ricorda nella Ars amatoria come colorante delle vesti, cosmetico e medicinale”.

A proposito di sinergie, quella tra arte e buon cibo è da sempre una accoppiata al limite della creatività.

Simona Pace

 

 

 

Commenta per primo! "“My name is Bri” e 27: arte, serigrafia, zafferano per un workshop “dop”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*