Nel deserto strisce, rifiuti, note e immagini: il panorama peligno sulla Bacheca

Quella di oggi è una Bacheca che fa riflettere, è una di quelle che a spintarelle esorta ad una riflessione che non deve essere solo mentale, ma è una di quelle che va sentite dentro, nelle cellule. Quello che viene fuori dalla Bacheca di questa settimana è un quadro particolare, che si combina e si scombina ed ha bisogno di una carica profonda per vederlo con occhi puliti e consapevoli.

A partire dal “Ruglio” quando a venire fuori è il botta e risposta tra pensieri e parole tra chi tenta di “svalutare” lo studio di Aldo Ronci sul calo demografico di Sulmona e chi, invece, a viverlo il territorio si rende conto ben conto che la verità è una e non “trina”: mancano servizi, scuole, lavoro.

Una sfumatura che prende le sembianze di una striscia bianca poggiata e pronta all’uso. Altro pesante risvolto di un territorio allo stremo anche a livello sociale, di un fenomeno, quello della cocaina, che sembra regalare anche solo per un momento o per una “serata” la giuste dose di evasione. La cronaca si intreccia alla riflessione nel Chi va.

E poi Refolo e il problema rifiuti che non si capisce più bene dove andranno buttati da qui a qualche anno. La Bacheca in apertura spiega le ultime evoluzioni tra discariche ed inceneritori.

E, fortunatamente, c’è ancora, c’è sempre qualcosa per cui vale la pena sorridere ed assorbire l’entusiasmo di realtà che traghettandosi tra problemi economici, organizzativi e volontariato riesci ancora a regalare entusiasmo al territorio. Un autunno culturale che merita con Sulmonacinema e Muntagninjazz pronti a donare qualche speranza.

Infine c’è lui, c’è il segno tangibile, l’esempio che con cura, determinazione e lavoro certo che si può andare oltre e certo che si può sentire la soddisfazione, basta fare le cose per amore. Il Chi viene è tutto di Niko Romito, per il terzo anno consecutivo il migliore per Gambero Rosso.

Tra picchi di delusione e qualche lampo di gioia questa è la panoramica del Germe sul territorio attraverso i fatti, attraverso spunti e riflessioni riportati sempre con onestà intellettuale e una certa apprensione verso i problemi. Un lavoro ispirato, libero da pressioni esterne, una informazione indipendente da sostenere per una visione più ampia. Per 10 euro l’anno, vale la pena un abbonamento e il libero accesso a tutti gli articoli della redazione. E poi c’è la vignetta che magari un sorriso pure pure lo strappa.

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