Nella giungla del Serpentone

Luca è rimasto solo, o almeno abbandonato dal Comune: il suo volto affrescato sulle pareti degli spogliatoi dei campetti del Serpentone, ovvero gli impianti sportivi di via delle Metamorfosi, che a Luca Iannamorelli (trentenne scomparso nel luglio del 2020) dovevano essere intitolati, fa la sentinella ormai ad un’area diventata una giungla.

L’erba alta oltre un metro e mezzo, l’immondizia sparsa e mascherine abbandonate, il buco nelle reti di recinzione da dove entra chiunque a qualsiasi ora. “Anche la notte – dice qualche residente – e non certo per fare sport”.

Un angolo a servizi ubicato in una zona densamente popolata come quella del Peep, ma che di servizi ne offre ben pochi: gli spogliatoi sono chiusi e nessuno sembra avere le chiavi e quei pochi fortunati che ne hanno potuto usufruire raccontano che tanto sono inservibili, perché ai bagni non arriva neanche l’acqua.

Eppure c’è chi, come i ragazzi del pattinaggio, ogni settimana paga un affitto per potersi allenare, con la speranza che non si verifichino incidenti. Le due porte in ferro posizionate sul campo non sono infatti fissate e stabili e ogni giro di campo si incrociano le dita.

“Abbiamo chiesto al Comune almeno di tagliare l’erba una volta ogni due settimane – racconta l’insegnante di pattinaggio che per farsi ombra si porta da casa un gazebo – ma niente, ogni settimana è sempre peggio. Temiamo che questa vegetazione così incontrollata possa attirare animali, serpenti o topi, e qui noi alleniamo decine di bambini anche piccoli”.

Pensare che c’è chi, quei campetti, sarebbe disposto a prenderli in gestione anche subito. Ma niente, dal Comune fanno sapere che si deve fare una gara d’appalto, ma la gara non arriva. “Ci sono delle priorità ora come la gara per la gestione della piscina – spiega l’assessore allo Sport, Attilio D’Andrea – senza contare i campi da tennis e mille incombenze diventate urgenze, lasciate per troppo tempo a decantare. Gli uffici non ce la fanno a stare dietro a tutto, speriamo di dare un gestore anche a questi campetti al più presto”.

Nell’attesa il cavallo campa e l’erba cresce.

10 Commenti su "Nella giungla del Serpentone"

  1. Provate a recarvi in stazione tutte le mattine. Ringhiere rotte a rischio caduta, erba ovunque, immondizia, rami caduti,sosta selvaggia. L’amministrazione le vede queste cose? Era molto meglio la passata amministrazione.

  2. l’eredità dei predecessori….

  3. Destra, sinistra, non cambia nulla…ma i politici sulmonesi sanno cosa vuol dire governare una città? Secondo me no. Allora andassero a fare i cococciari in un bel campo di zucchine e lasciassero la politica a chi sa cosa vuol dire amministrare. Vorrei stilare un mini elenco di ciò che funziona…non ne trovo nemmeno uno.
    .

  4. E’ sempre stata così sulmona da maggio a fine luglio ….caldo forte ed erba ovunque …..poi all’improvviso prima della giostra cavalleresca si taglia L erba e quando si taglia si mettono le foto facebuuuuk per vantarsi e tutti si scordano che c era l’erba prima ! Ed io speriamo che me la cavo .

  5. Mi chiamo Antonio | 16 Maggio 2022 at 09:40 | Rispondi

    … chiamate Antonella… solo un paio di giorni a settimana…
    In alternativa, l’utiliIzzo di quei famosi “ percettori “ … ce ne saranno ‘na ventina di “ idonei “ per l’impiego di una decina di ore a settimana… o nemmeno quelli?
    Eppure il giardinaggio rientra tra gli hobby preferiti dagli italiani… tra l’altro combatte lo stress, rinforza il sistema immunitario e fa bruciare calorie…
    In ultima ipotesi… ma credo che sia l’unica subito disponibile… fate un appello “ ai sempre presenti ed encomiabili volontari “…

  6. Prima queste cose non accadevano.

  7. Le tasse le paghiamo al comune non ai volontari anzi meno male che ci sono. Per i percettori quello è un altro discorso, dovevano verificare quali erano i VERI bisognosi.Invece fanno anche le battute su come se la spassano fuori ai bar…

  8. Amministrazione fantasma senza una guida autorevole. La mia personale sensazione è
    che l’attuale amministrazione sia pericolosa per Sulmona.
    Sono preoccupato per le sorti della città.

  9. No,no assolutamente. E’sempre la solita solfa,come in passato.

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